“La Città di Chicago si impegna fortemente per migliorare i servizi pubblici dei cittadini. Raggiungere questo obiettivo richiede duro lavoro e impiego di professionisti del pubblico servizio qualificati. Reclutare studenti di master altamente qualificati, da università di tutta la nazione, si è rivelato uno dei modi migliori per ottenere questo obiettivo.
Il programma di Fellowship dell’ufficio del Sindaco attrae brillanti individui altamente motivati, offre loro una panoramica dell’istituzione e un’esperienza pratica, unica nel suo genere. I partecipanti prendono parte ad aree relative a budget, legislazione, programmazione e lavorano insieme allo staff del Sindaco”.
Questa è la prima parte di un annuncio che ho letto sulla bacheca delle offerte di lavoro per gli studenti dell’Università di New York. Stupisce? Non dovrebbe. Eppure qualcosa mi ha colpito.
L’annuncio offre posizioni estive retribuite a studenti di Master in Business Administration, i quali vengono sovente attratti dai ricchi contratti provenienti da Wall Street, oppure da società di consulenza strategica o altre grandi imprese.
C’è qualcosa di singolare in questo annuncio. Forse colpisce che vengano offerte posizioni in tutta la nazione? Ma come, nessun favoritismo locale, se non altro verso qualche scuola, soggetto, o lobby più radicata nel territorio? Oppure stupisce che venga proprio messo un annuncio, voglio dire, ci sarebbe il cugino di un assessore, uno zio, un amico. O magari qualche “politico di professione”, che conosce meglio il “mestiere”, che ha più cursus honorum. Reclutare per il settore pubblico nelle business school?
Forse meraviglia che dei giovani professionisti vengano affiancati così sfacciatamente allo staff del sindaco? O magari la semplicità con cui qualcuno che si distingue in ambito accademico possa lavorare su problemi reali di una città, senza passare dalla segreteria di qualche partito?
Probabilmente l’unica cosa che sorprende davvero è l’imbarazzante normalità , la linearità, la chiarezza con cui anche un Comune compete per quegli stessi talenti che le varie aziende vogliono attrarre per risolvere i loro problemi. Ad impressionare alla fine è soltanto la disarmante logica riversata nella frase: “reclutare studenti di master altamente qualificati, da università di tutta la nazione, si è rivelato uno dei modi migliori per ottenere questo obiettivo”