1) TalkTalk Dopo il cyber-attack il management ha dichiarato che la società Uk (2,4 miliardi di sterline di capitalizzazione) vedrà gli utili crescere nel secondo semestre 2016 e nell’esercizio 2017. Gli analisti sono però in dubbio sulla possibilità di arrivare a questo obiettivo, in conseguenza anche al calo degli abbonati. Il rating sul titolo è sell (vendere) con target price 190 pence, del 24% inferiore alle quotazioni attuali. Il rendimento della cedola è 6,3% nell’esercizio 2016, che si chiude a marzo, e 3,2% nel prossimo, a fronte di una cedola rispettivamente di 15,9 e 8 pence. La performance degli ultimi 12 mesi è negativa (-16%).
2) Vallourec. Sul gruppo francese è stato ribadito il giudizio negativo, mentre il prezzo obiettivo è stato tagliato da 13 a 8 euro, perché è troppo presto per scommettere sulla ripresa del 2017, dati i molti rischi che ancora dovrà affrontare, mentre la ristrutturazione procede troppo lentamente. Il taglio dei costi sta avvenendo infatti con grande ritardo. Non distribuisce il dividendo. Sul listino di Parigi negli ultimi 12 mesi è sceso del 66%. I risultati del bilancio 2015 saranno pubblicati il 18 febbraio.
3) Saipem . Target price di 7,10 euro e rating sell per la società italiana, anche se ci sono aspetti positivi, a partire dall’aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro nel primo semestre 2016. Inoltre il rapporto fra le attività correnti (escluso il cash) e le passività correnti (escluso il debito a breve termine) è molto buono (1,6 volte). Infine è in teoria ben posizionata per beneficiare di un miglioramento della situazione nel Medio oriente nel 2016 e della ripresa nel 2017-18. Guardando ai multipli borsistici il titolo, che capitalizza 3,6 miliardi di euro, è tuttavia troppo caro rispetto ai concorrenti. Il dividend yield è nullo. In 12 mesi è sceso a piazza Affari del 36%. I conti del quarto trimestre saranno annunciati all’inizio di febbraio.
4) Bourbon. Le attività del gruppo francese (949 milioni di euro) difficilmente saranno svalutate in maniera significativa nel breve termine. Tuttavia registrerà notevoli perdite sia nell’esercizio 2015 (-72,5 milioni di euro) che nel 2016 (-189 milioni di euro) che giustificano il calo del rating da hold (mantenere) a sell (vendere).Il target price di 11,8 euro è dell’11% inferiore alle quotazioni attuali. I ricavi 2015 saranno pubblicati il 3 febbraio 2016, mentre i risultati dell’intero esercizio il prossimo 10 marzo. La performance negli ultimi 12 mesi è negativa (-40%).
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