Un mio conoscente sta finendo un Master negli USA e tra le offerte di lavoro che ha ricevuto ce n’è una che mi è balzata agli occhi. Una grossa ditta di import export di Hong Kong, che si occupa non solo di smerciare i prodotti, ma alla bisogna anche di produrli e ultimamente anche di distribuirli al dettaglio, ogni anno assume una ventina di Masters, e li addestra per un anno. Quindi per un anno non le rendono nulla, sono solo costi. Parentesi, quest’anno i candidati per quei venti posti sono stati 5.000, di cui due terzi scartati sui curricula e gli altri attraverso interviste personali. Gli ultimi 50 concorrenti sono stati invitati (e spesati) ad Hong Kong per tre giorni per fare una “chiacchierata” in tutta distensione. Poi, il responso. Altra digressione : dei venti assunti, normalmente almeno dieci in un anno trovano (o vengono sollecitati in tal senso) altra collocazione. Se guardiamo all’onere totale di una selezione di questo tipo abbiamo costi di quasi un paio di milioni di dollari (se volete ve li faccio in dettaglio). E tutto per avere dieci persone che cominciano a scalare come junior manager la piramide del comando.
Da noi ? Selezioni da stadio olimpico con buste segretissime per concorsi che poi vengono contestati perchè per i figli e parenti dei soliti noti, non c’era niente di segreto ( quindi si deve ripetere tutto con costi che sono però dei concorrenti), o sanatorie inqualificate, dopo una decina di anni di precariato che non permette una crescita delle famiglie e un’indipendenza vera negli anni cruciali della maturità (25-35 anni), o raccomandazioni secche, concorsi interni in cui passano i cocchi del politico di riferimento o del capo che seleziona. La dimostrazione è l’università italiana, gli ospedali italiani ecc… Non è un caso che il neo ministro delle finanze greco, che sui giornali italiani c’è perche è un bellone intrigante, insegna economia a Dallas, pur essendo considerato un quasi comunista. Da noi sarebbe andato all’isola dei famosi e non al governo.
Se ci riflettete capite allora perchè i cinesi vendono a noi prodotti di tutti i tipi e prezzi e comprano da noi aziende, che paiono decotte e che lo sono solo per il management interno. Loro sapranno raddrizzarle e, ironia della sorte, magari con giovani italiani che avranno selezionato.
Meritocrazia da noi vuol dire dare premi di produzione ai vertici anche se la ditta va male, da loro vuol dire essere assunti e pagati sui risultati reali. Se non sta bene così il mondo è grande e tanti auguri. Leggetevi, se vi capita come sono composte le retribuzioni in Italia e in altri paesi, troverete da noi pidocchierie e infingimenti, bonus milionari e rimborsi da qualche migliaio di euro, tutto benedetto da leggi dello stato e regolamenti interni. Tutto nell’ottica della camminata del gambero, che va all’indietro e che loro venendo avanti se lo mangiano. In salsa di soia.
Devi accedere per postare un commento.