Meglio parare che creare

Due giovani architetti pieni di speranze si sono recati a Londra per fuggire da un lavoro in Italia remunerato solamente trecento, quattrocento euro al mese, e dopo averlo trovato nella promettente Inghilterra, sono bruciati vivi all’interno di un grattacielo vetusto e conforme a regole abitative troppo blande per la sicurezza. In Italia un portiere appena diciottenne, di nome Gigio Donnarumma, ha appena rifiutato cinque milioni di euro annui di stipendio per giocare nel Milan. Queste sono le assurde situazioni e sperequazioni di un mondo globalizzato e impazzito, dove valgono infinitamente di più due mani buone per trattenere un pallone, che non quelle capaci di disegnare e progettare soluzioni architettoniche del vivere e dell’abitare. Si dirà che il gioco del calcio muove denari inimmaginabili e fa crescere pure il pil, ma al di là della sfortuna di quei poveri fidanzati, cui il destino ha riservato una fine atroce e precoce, quale logica esiste nel pagare nel nostro paese un architetto laureato con centodieci e lode , di ventisette anni, trecento euro al mese, giustamente rifiutati, perché lesivi della propria dignità, e cinque milioni di euro ad un portiere appena diciottenne, rifiutati, a mio parere vergognosamente, perché probabilmente ritenuti insufficienti al valore di mercato? Nessuna, è tutto maledettamente assurdo, e lo sarà ancora per anni e anni, l’ingiustizia è la cifra del mondo, purtroppo da quando si è formato, pur con declinazioni e volti ogni volta diversi. Certo noi umani , purtroppo da sempre, facciamo troppo poco per cambiare queste scandalose ingiustizie, pur sentendoci onnipotenti, dopo aver conquistato lo spazio e nuove tecnologie.

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