Lo shock pensionistico

 Ciò che non riesce alle opposizioni interne ed esterne, cioè dare un calcio in culo a Renzi, è riuscito alla Corte Costituzionale, che ha abolito il blocco delle pensioni, previsto dalla riforma Fornero. La sentenza crea un buco presumibile di oltre 10 mld di euro, i conti veri non li sa neppure l’Inps, figurarsi il governo. Le sentenze della Consulta sono leggi, ma uno può continuare a pensare come per le leggi, che siano sbagliate, nel merito, noi spendiamo già troppo per le pensioni, il fatto che siano basse è  che sono troppe, oltre alla mancanza dei contributi. Troppe cicale prendono pensioni da formiche. Pure sul metodo ci sarebbe da dire, quando la riforma Dini passò, chi aveva anche un solo giorno in meno dei 18 anni di lavoro al contributivo e chi aveva un giorno in più al retributivo, la Corte non ravvisò alcuna lesione del diritto all’uguaglianza di trattamento. Quando invece si toccano le pensioni d’oro, la Consulta casualmente piena di pensionati d’oro, si sveglia di colpo. Però scrivono i giornali che la Corte si è divisa, noi sospettiamo  ci fosse un forte intendimento di dare una lezione al premier, che aveva minacciato di tagliare le unghie ai magistrati, per ora le ferie, e la strada per il Quirinale ad Amato, il quale si è subito detto amareggiato per la sentenza. Sarà vero, ma la prima gallina che canta ha fatto l’uovo

Dario Caselli