IMU

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Tassa voluta, pensata da TREmonti e poi promulgata da un Monti solo.

Il capo del promulgatore ulula, a ragione, che lui non la voleva per le prime case e che all’originale tornerà se avremo fiducia in lui.

Lasciamo perdere.

 Sto facendo una mia personale inchiesta presso gli amici che producono, quegli sfigati che combattono nel mondo di chi facendo azienda mantiene tutto il baraccone. O almeno ci prova.

Bene. I mie dati mi dicono che un produttore di caramelle (circa quindici dipendenti) ha pagato circa 4.000 euro. Un altro, settore meccanico, provincia diversa, per 3.000 mq di capannone, con 32 dipendenti, ne ha sborsati 17.000. Ho il terrore di chiedere ad un terzo, fonderia di 200 dipendenti con 50.000 mq.

Temo che mi dirà cose allucinanti. E allucinante è che questi illustri rappresentanti del popolo italiano che siedono in Parlamento, che hanno tuonato sul depauperamento dei singoli cittadini senza i soldi dell’ultimo golfino o, cosa grave, che non sanno dove prenderli perché non hanno un lavoro, questi tonitruanti difensori del popolo ( e mettiamoci anche i sindacati, vah!) si sono scordati che il 70 % dell’incasso è stato fatto sui beni immobili di produzione: le terre dei contadini, i capannoni delle fabbriche, i muri dei negozi. A queste condizioni, come pensano lorsignori di rilanciare l’economia?

Avevano già provveduto con l’aumento dell’IVA e una finta maggior flessibilità del lavoro, buona solo per le banche e che serve in sostanza per dare stipendi di entrata sempre più miseri (e nessuno spiega mai perché gli italiani abbiamo stipendi netti così bassi, ma costo della mano d’opera così alta). Non ci vorrebbe neppure un professore e ora che abbiamo anche quelli, qualcuno si dovrà decidere a fare una tabellina esemplificativa. E un’altra per comparare i costi, ovvero gli introiti degli Stati. Ma torniamo a noi. All’IMU.

A quella carinissima invenzione che praticamente lascia a casa, per essere pagata, un dipendente ogni quaranta. O al contrario, che costringe le aziende ad “assumere” un dipendente che non produrrà mai niente, ogni quaranta produttivi. Questa nuova figura ha un nome IMU, un cognome Stato ed è l’esemplificazione della stupidità in cui ci dibattiamo.

Perché tutti i nostri nocchieri si preoccupano se non abbiamo i soldi per il pane o per il telefonino, ma nessuno pensa a cosa fare PERCHE’ noi possiamo avere un posto di lavoro che ce li consenta. E allora diciamola tutta: qui da noi attecchiscono soltanto “mungitori”, gente che si preoccupa di “tirar su”, pensando a far cassa, senza pensare a come dar da mangiare, a crescere, insomma, a conservare chi poi dovrà essere munto. Qui l’importante è durare tanto abbastanza per sé.

Chè al massimo andranno ai domiciliari in ville dove amici e amiche andranno in visita, magari per “strolgare” come continuare la mungitura. Tutti a casa non dovrebbe rimanere solo il titolo di un film.

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