Oggi, il discutere ed il confrontarsi solo sulle problematiche e sui timori conseguenti la crisi economica che dalla finanza si è trasferita all’economia reale, colpendo le nostre imprese piccolo-medie, fulcro del nostro sviluppo, non deve portare a rinchiudersi nell’immobilismo. Tanti cittadini, così come imprenditori, professionisti e commercianti, al contrario, potendo approfittare di un generale ridimensionamento dei valori, dovrebbero cogliere le opportunità d’investimento che il mercato sta offrendo. Solo in questa maniera si può contrastare l’attuale situazione, autoalimentatasi attraverso un aspettare ed un rimandare gli acquisti. Gli investimenti sono gli strumenti capaci di rendere maggiormente competitive le imprese e, per la parte residenziale del comparto immobiliare, capace di migliorare la qualità abitativa ed accrescere il benessere in generale, attivando un ciclo virtuoso in molti altri settori collegati all’ambito immobiliare, che si stima incida per oltre il 20% del PIL. Se guardiamo ai dati finanziari, l’osservatorio mutuinoline, dice che sono aumentate le quote di mutui associate ai richiedenti con redditi medio-alti, soprattutto quelli con più di 2500 euro in busta paga e, se sono scesi i finanziamenti agli under 35, sono aumentati i prestiti a chi ha più di 36 anni. Ed è aumentata la percentuale di chiede un finanziamento per la seconda casa, dal 5,25% al 7,6%, quindi stiamo parlando di persone che approfittano dei prezzi bassi per fare degli investimenti immobiliari. E’ un grande errore passare da un periodo di eccessi nel credito e negli acquisti -in alcuni casi quasi compulsivi-, ad un blocco dei programmi di spesa, come quello messo in atto da parte di tanti cittadini che, rinviando i propri investimenti, causano un danno diretto all’economia ed uno indiretto a loro stessi, provocando involontariamente ma inevitabilmente, un deprezzamento sia di quanto risparmiato e/o capitalizzato nell’ultimo periodo, che di quel risparmio investito dalle generazioni precedenti, a cui oggi tanti di noi potrebbero fare ricorso per un nuovo acquisto. Lasciare che il timore, la paura, blocchi, diviene un atteggiamento autolesionista, senza contare appunto che chi è nella posizione di approfittare di una situazione caratterizzata da prezzi favorevoli, è colui che meglio può contrastare una difficile congiuntura. L’imprenditore può divenire più competitivo, il privato può permettersi una maggiore possibilità di scelta nell’immobile da acquistare e può approfittare di prezzi convenienti. L’economia del nostro comprensorio è sostanzialmente sana, può contare di tante piccole e medie aziende in vari settori produttivi, molto flessibili e capaci di rinnovarsi. Da evidenziare poi che il comparto manifatturiero, storicamente tra i più importanti e trainanti, è in netta ripresa. Pertanto, le prospettive non saranno di ulteriori e progressivi cali, se noi tutti faremo la nostra parte e se saremo capaci di vedere avanti. Sarà così possibile trasformare l’attuale crisi in un’occasione, in un’opportunità di una nuova partenza con basi più solide.
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