Su Facebook seguo le storie di tanti amici, alcuni conosciuti ragazzi e che ora sono uomini, magari di successo.
Uno di questi è Massimiliano, lavora per Bloomberg e ormai è arrivato al top della sua carriera di venditore. Tutti gli italiani a cui ne ho parlato mi hanno detto “allora ora abita a Londra ? Chissà che affitti !” Sbagliato, da Londra (via Milano e Parigi) è stato trasferito a Dubai e di lì si sposta per organizzare incontri e meeting per la promozione dei servizi della sua azienda. È un tipo tranquillo, molto sport, tanta famiglia, una calma olimpica. Ma l’ultima missione (capirete poi perchè la chiamo così) ha scosso anche lui. Destinazione Liberia, all’areoporto ad attenderlo c’era una scorta di quattro uomini, più interprete e una Toyota blindata. Poi tutto si è svolto tranquillamente e lui non credo sia andato a comprare folklore locale per i regali alla famiglia.
Quello che mi ha veramente colpito è stato il mio stupore, non per la scorta o l’auto, ma per la destinazione. Ci ho messo un po’ a capire. Il mega business è quello dove servono le maggiori capacità di adattamento e le migliori strategie operative di penetrazione. Organizzare un meeting di banchieri a Milano, che già conoscono il prodotto e poi venderglielo, non è che comporti chissà quali abilità. Andare in Liberia sotto scorta a parlare con persone molto umorali, forse sì. Ma questo ormai, il nostro mondo (parlo dell’occidente), non lo capisce tanto bene e ancor meno gli italiani. Disattenti e smemorati. Si dovrebbero ricordare delle Repubbliche di Venezia e di Genova, che con quattro barchette partivano alla conquista di mercati in terreni in cui solo la brama di guadagno poteva spingerli, a dispetto dei pirati e di tutte le incognite politiche, culturali e linguistiche che li aspettavano. Non parliamo poi della spedizione di Marco Polo, durata anni, per aprire contatti, centri di smistamento, stringere accordi per mettere in piedi una rete che portava via terra merci da decine di migliaia di chilometri e tutto a dorso di bestie da soma. Ora per noi il potere è direttamente proporzionale alla vicinanza al capo. Nel business vero è la vicinanza ai mercati più remunerativi, alle aree vergini dove non conta la grandezza della nuova spiga, ma il numero di esse. Su questo dovrebbero riflettere i nostri strateghi politici e i nostri economisti di punta e su un altro piccolo particolare : perchè in qualsiasi nuovo paese cui i mercanti arrivano, trovano sempre uno svizzero ? E allora capiranno come mai un paese di neanche sette milioni di abitanti ha la banca più grande del mondo. E lasciate perdere i soldi degli evasori, quelli fanno la fortuna solo di isolette nei Caraibi…
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