I giorni del Condor

carosello-jo-condor Una delle leggendo meglio alimentate è che Galliani sia un principe del mercato calcistico e soprattutto il re dei colpi last minute, da qui la leggenda dei tre giorni del Condor. A parte qualche dipendente e un “rintronato” Berlusconi, a questa favola non crede più nessuno, meno di tutti i tifosi che in un comunicato hanno indicato nel licenziamento di Galliani il miglior acquisto del Milan. I grandi colpi del Milan venivano fatti all’inizio del mercato, dall’intuito di Berlusconi e dagli uomini mercato, come Braida, oggi al Barcellona, dubitiamo che Galliani possa arrivare alla Solbiatese. Galliani non gira il mondo, non vede partite, giocatori e perciò non scopre talenti. Legge il menù del ristorante Giannino e del bagno di Forte dei Marmi, dove si trova coi soliti, infatti da anni il Milan compra da Mino Raiola e dal Genoa. Anche il mercato di quest’anno, definito importante, vede tra le entrate, tre uomini di Raiola: Abate, rinnovato, Ely, rientrato e Balotelli, di cui qualcuno ci spiegherà il senso, più il teatrino Ibra, che è servito a prendere per i fondelli tutti i tifosi. Una balla tipo la rifondazione di Forza Italia, per il resto tolto Bacca, il Condor ha dotato la Roma di 45 milioni di euro, che forse le faranno vincere lo scudetto, il tutto per comprare due riserve. Per il resto un mercato di frizzi e lazzi, quelli di Martinez e Kondo, dati per acquistati al mattino e partiti per altri lidi alla sera, come Soriano e le altre leggende che hanno costellato l’estate. Certo meglio degli anni precedenti, con le condorate di Alex, non lo vuole nessuno, Honda pure, Cerci neppure al Carpi, che si prende Zaccardo, dopo tre anni di tribuna, Agazzi prestato al Malaga, mai visto in campo, Matri pagato 12 milioni alla Juve che ha preso per 18 Tevez e riprestato alla Juve per manifesta inutilità. Insomma un teatrino di mediocrità, vecchie glorie avide e sgonfie e perfetti sconosciuti, tipo tal Macchioni, by Raiola o Sokratis dal Genoa, nel mentre per fare cassa si vendono Cristante e Mastour e non solo, il vivaio serve a pagare gente sul viale del tramonto e ben tre allenatori: Seedorf, Inzaghi e l’attuale, che forse assieme ne farebbero uno. Anche questa volta il Condor vola, ma speriamo sia verso il tramonto, nel mentre il Milan si prepara ad un altro anno di poca gloria e molta confusione.

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