E’ divenuta ormai improrogabile la necessità di bloccare il flusso continuo di clandestini extracomunitari verso l’Europa e l’Italia.
Servono disposizioni europee per contenere un flusso di immigrati clandestini che ormai sta assumendo le caratteristiche di una vera e propria invasione.
L’Italia non può essere lasciata sola. Stiamo parlando ovviamente di immigrati clandestini, in quanto i rifugiati per motivi politici o i richiedenti asilo politico devono essere accolti, una volta accertata l’effettiva condizione dichiarata, secondo le disposizioni internazionali.
Occorrono più controlli sulla regolarità dei permessi di soggiorno e sull’autenticità dei documenti di identità, spesso falsificati da organizzazione criminali che speculano sull’immigrazione clandestina; occorrono più controlli sull’autenticità dei contratti di lavoro, spesso fittizi e redatti da datori di lavoro senza scrupoli che percepisco tangenti sui falsi contratti di assunzione, che si risolvono nel licenziamento dell’extracomunitario subito dopo l’ottenimento del permesso di soggiorno; bisogna infine aumentare i controlli sugli appartamenti spesso affittati in nero ad extracomunitari clandestini e che ospitano un numero di persone ben superiore a quello previsto dalle norme del PRG sull’abitabilità.
Smettiamola con la retorica mielosa dei viaggi dei disperati: in prevalenza gli immigrati clandestini non sono nè poveri, visto che sborsano ciascuno migliaia di dollari per pagarsi il passaggio nave, nè disperati; in maggior parte sono persone attratte dal mito della ricchezza facile e dal “paradiso” promesso loro dalla pubblicità che gli arriva attraverso le antenne paraboliche. Non è da escludere anche la presenza di spacciatori di droga e piccoli criminali, che sfruttano la condizione di clandestinità per agire più liberamente o, peggio, di terroristi.
L’immigrazione clandestina non avviene solo via mare: molti immigrati extracomunitari, che vengono il Italia con visto turistico, alla scadenza del visto stesso non ritornano nei loro Paesi, trasformandosi così in clandestini.
Fra coloro che chiedono di aprire le frontiere indiscriminatamente a tutti gli immigrati, non vi sono solo demagoghi ed irresponsabili, ma anche i moderni schiavisti; coloro cioè che usano, pagandoli in nero, gli extracomunitari nella raccolta dei pomodori, nel commercio e nell’artigianato abusivo o nell’edilizia, spesso in condizioni disumane.
Questi ultimi non sono nè filantropi nè benefattori, ma solo degli approfittatori che in questo modo si assicurano manodopera in nero, quindi ricattabile, ed a basso costo.
Devi accedere per postare un commento.