Django e l’economia reale

Film di Tarantino (palla megagalattica, rifà uno spaghetti western in stile cult). Unica scena, per me, interessante è quando i neri mettono tavola, sono più i servi delle cose da portare in tavola.

E allora ? La trovo una delle sintesi migliori dell’economia reale. Il Sud schiavista perse contro il Nord industriale perché la manodopera a basso costo è sempre despecializzata e quindi la produzione è di bassissimo contenuto aggiunto e pertanto la prima ad essere aggredita dai mercati (produttori) emergenti.

Questo là accadeva alla metà dell’ottocento e ancora adesso non se lo sono messi in testa. Ma come, direte, loro sono la patria dell’innovazione, vero, ma contemporaneamente non investono una beata mazza nelle maestranze. Fanno produrre all’estero e poi fanno la guerra alla Samsung e a me viene in mente la serpe allevata in seno. Loro pensano solo al profitto societario di oggi e si fottono quello del medio e lungo periodo, ma loro hanno le università prestigiose di economia e raccontano e si raccontano palle megagalattiche.

Chi gli va dietro muore. Ma per non andargli dietro e pagare cara la manodopera bisogna avere grandissima produttività, organizzazione dello stato e una scuola all’altezza. Ora di tutto questo niente troviamo negli USA o nei paesi PIIGS e pochissimo in Francia, ma più andiamo nel nord dell’Europa più gli stipendi crescono e le economie stanno in piedi.

Per noi il dramma sono i paesi del Far East, là la produttività è ancora bassissima, ma gli stati, con molte contraddizioni e in modi diversi, si stanno attrezzando e indiscutibilmente le scuole sono ferocemente meritocratiche.

Tutto questo per ricordare che chi pensa di salvarsi con le svalutazioni o le fuoruscite dall’euro si sta candidando a diventare una colonia. Già da anni arabi, russi e cinesi acquistano ditte cosiddette in crisi, ma badate bene comprano quelli che hanno magari problemi di liquidità, ma valore aggiunto e tecnologico qualificato. Loro pensano al futuro e al loro gap tecnologico e per adeguarsi fanno shopping, poi si vedrà. Noi invece cerchiamo di far loro concorrenza per la roba da bancarelle e quindi vogliamo pagare niente chi lavora (la manodopera è la sola componente “comprimibile” delle merci), e quindi disinvestire sullo stato, sui servizi, sulla scuola. Ora mi dite di che diavolo di scuola economica sono questi coglioni che vanno per questa strada ? Quelli che hanno bisogno dell’aiutino, che hanno sempre un amico in paradiso, che non perdono mai neanche un euro, quelli che chiedono serietà, ma continuano a prendere stipendi che non meriteranno MAI. Quelli che come unica mission (per loro missione) hanno di non farsi mai sorpassare da un più giovane (magari più capace o più meritevole) neppure se ha settant’anni.

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