Italia, terra di poeti, santi e navigatori!
Poeti, nel senso che ci piace parlare e ci piace ancor di più quando lo stipendio lo paga lo Stato per non fare ‘na mazza.
Terra di santi: i politici, che vivono nel paradiso dorato e predicano dal loro pulpito, ma fanno il contrario di quello che dicono (quando sono onesti).
Navigatori, nel senso moderno che chi può scappa, per portare i soldi all’estero.
Del resto per vivere in uno Stato che prima ti fa comperare casa, poi ti ammazza di tasse, uno si adegua. In altri paesi sono andati in piazza per i diritti, vedi l’Egitto, il Marocco, la Turchia; qui da noi sono arrivati i forconi, ma hanno un blando successo, forse per le rivendicazioni alquanto fumose. Secondo me se i capi della protesta avessero chiesto Sky gratuito per tutti, o la tessere per lo stadio, avrebbero riempito le piazze, ma si vede che di calcio capiscono poco e se tu non parli la lingua della gente comune, poi il popolo non ti ascolta e non ti segue.
Comunque sia, l’economia va a ramengo, le imprese falliscono o meglio, come si dice ora, concordano. Forse più che continuare con questa stagnazione, la strada da prendere potrebbe essere l’uscita dall’Euro.
E dopo che fine fa l’economia? E ancora più importante, con chi giocheranno la Juventus o il Milan il prossimo anno?
Certo se usciamo dall’Euro potremmo giocare la Coppa d’Africa; Inter-Ghana o Milan-Zambia potrebbero essere i nuovi partitoni intercontinentali. Altra soluzione sarebbe di tenere la Padania in Europa e far uscire l’Italia da Roma in giù.
In questo secondo scenario conserveremmo le Inter-Ajax ma dovremmo ricorrere al mondovisione per Napoli-Congo o Roma-Camerun.
Nel dubbio, alla Nigeria campione in carica 2013 del continente nero, mandiamo a dire solo questo: “Non sappiamo ancora come, ma i poeti, i santi e i navigatori d’Italia, stanno arrivando”
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