C’e’ grande attesa per l’uscita nelle sale del nuovo film di Scorsese, interpretato da Leonardo Di Caprio ‘The Wolf of Wall Street’. Ispirato ad una storia vera, la pellicola dura intorno alle tre ore.
Per i lettori di Finanza e Lambrusco, condividiamo qualche anticipazione, dopo averlo visto in un cinema di New York, ironia della sorte, a pochi passi proprio da Wall Street.
Mi aspettavo che la pellicola raccontasse la vita di Wall Street attraverso il suo personaggio. Non e’ cosi’. Occorre dire che il film e’ molto caricaturale e le vicende personali prevalgono sul mondo della finanza, il quale anzi, si staglia sullo sfondo in maniera piuttosto sfocata. In certi momenti la narrazione pare piu’ un avvicendarsi di gag e dialoghi a se’ stanti, estremamente godibili, ma che poco hanno a che vedere con un film sul mondo delle banche d’affari, come invece e’ l’ottimo ‘Margin Call’ (per chi fosse interessato).
The Wolf of Wall Street, a base di sesso, droga, personaggi stralunati e in stile biografico, ricorda alcuni Film con Johnny Depp, dalla storia del trafficante di ‘Blow’ alle allucinazioni di ‘Paura e Delirio a Las Vegas’.
La prima ora e mezzo scorre in maniera divina, con dialoghi esilaranti quanto pochi altri si siano sentiti. La recitazione dei personaggi e’ il cardine di questa comicita’ ed occorre capire quanto bene verra’ resa nel doppiaggio italiano, dato che e’ spesso costituita anche da versi, risate e mugugni, per lo stato di alterazione mentale dei personaggi.
Memorabile e’ uno dei primi dialoghi tra Di Caprio e Matthew Mc Conaughey, dove il secondo, dopo una sniffata, spiega ad un esordiente Di Caprio come fare soldi a Wall Street, fra le risate generali della sala. Insomma, per la prima ora e mezzo e’ impossibile trattenere le risate, a riuscirci e’ stato solo il solitario signore seduto accanto a me, il quale quando ho estratto il cellulare per la seconda volta in un ora per controllare un sms, mi ha redarguito dicendo ‘sta diventando irritante’. Salvo casi patologici, sara’ impossibile non ridere.
Nella seconda meta’ il film cala un po’, difficile del resto sostenere quei ritmi, anche se a tenere desta l’attenzione non mancano continuamente attrici, spesso nude, di una bellezza sconvolgente, ville, navi, ed eventi pazzeschi, quali jet che esplodono e persino un’orgia su un aereo. Il film si fa via via piu’ delirante, accompagnando efficacemente lo spettatore nella mente del protagonista, sempre piu’ fatto di droga, fino al dipanarsi finale della trama, che riserva comunque qualche colpo di scena e un impianto non cosi’ fragile come poteva sembrare.
In conclusione, sebbene quest’opera possa risultare un po’ lunga e a tratti ridondante, e’ un film che rompe degli schemi e se da un lato in certe scene troviamo lo Scorsese di ‘Bastardi senza gloria’, è merito del regista il sapersi reinventare un po’ ogni volta, in The Wolf olf of Wall Street, piu’ che mai. Da non perdere.