Voglia d’al salam

L’estate e’ arrivata ed in provincia sorge il consueto tormentone delle notti bianche e delle sagre. Pare che per un mese o poco più, il mondo ruoti intorno al gnoc frit, l’erbasoun, al lambrusc e al salam. Ma e’ solo una questione di prospettive. Anche il Medio Oriente nel frattempo brama al-salam, che in arabo vuole dire Pace. Tuttavia, a differenza del solito conflitto fra Palestina ed Israele, in questo periodo la posta in palio e’ fra musulmani e musulmani. Ad un osservatore distratto, in Afghanistan ed in Iraq stanno ancora combattendo la guerra contro gli USA. Tuttavia il conflitto in Afghanistan iniziò il 7 Ottobre 2001 e vide già la fine un mese dopo, quando, in barba ai talebani, una moltitudine di cittadini afgani in giubilo, scese per le strade di Kabul a tagliarsi la barba e ad ascoltare musica. In Iraq la guerra durò ancor meno. Tra l’inizio, il 20 Marzo 2003, e la caduta di Saddam Hussein, il 9 Aprile dello stesso anno, trascorsero solamente 20 giorni. La guerra che affligge il mondo musulmano e’ più che mai intestina fra musulmani Sunniti e musulmani Sciiti. Con un colpo d’occhio alla mappa della distribuzione dei musulmani nel mondo, appare chiaro che i musulmani Sciiti siano schiacciati da una maggioranza Sunnita. Poche, ma determinanti, sono le eccezioni. Partiamo dall’Iran, unica nazione dove la maggioranza Sciita domina indistrurbata, con quasi il 90% della popolazione. Addirittura si stima che oltre un terzo di tutti gli Sciiti del mondo viva in Iran. Si tenga conto che Sciiti e Sunniti non sono partiti politici. Non essendo soggetti a votazioni, e’ quindi impossibile ottenere percentuali esatte. In alcuni casi le minoranze tendono a non rivelare il loro credo per timore di ripercussioni. Accade anche nel bel paese, dove un imprenditore “berlusconiano” e’ disposto pure ad annuire ad una battutaccia pur d’accaparrarsi un appalto in un comune di sinistra. In Afghanistan ed in Iraq la situazione e’ assai più problematica. L’Iraq post-Saddam ha una maggioranza Sciita stimata al 60% della popolazione, che tuttavia corrisponde ad una minoranza territoriale. Tra i Sunniti iracheni vive forte la convinzione, che la maggioranza Sciita non esista. Che sia una bugia degli Stati Uniti per aizzare gli uni contro gli altri. Bugia o no, certo si aizzano. In Afghanistan, i Sunniti pur numerosi, sono minoranza. Del Presidente Hamid Karzai non si consce la fazione del credo. Certo si sa che i Talebani e Pashtun sono Sunniti e vorrebbero un Afghanistan totalmente Sunnita. Così Sunnita, da non considerare nemmeno gli Sciiti come Musulmani. La polveriera pronta ad esplodere si estende a tutte le nazioni dove gli Sciiti, seppure in minoranza, costituiscono una parte della popolazione tra il 10 e il 40%: Arabia Saudita, Siria, Pakistan e Yemen per nominare le principali. Noi italiani, che di diatribe ce ne intendiamo, potremmo sederci ad un tavolo e risolvere tutto nel tempo di una cena. Oppure con un bicer ad-lambrusc e ‘na fetlina d’al-salam nustran. Ma salame ed Islam, si sa, non vanno molto d’accordo. Per cui la strada che porta alla Pace, o meglio al-salam nel mondo musulmano, resterà ostruita per gli anni a venire.

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