Splendore – Margaret Mazzantini

splendore-libro-73071 “ Ma ogni vera gioia ha una paura dentro”. E’ una frase di M. Mazzantini che sembra ben attagliarsi a questo suo ultimo, affascinante romanzo, intitolato “Splendore”.

E’ una parola che ricorre spesso nel romanzo, e sembra avvertirci che di splendore -anche di splendore- è ricca la vita. Ma difficile è prenderne coscienza, quando tutto intorno a noi cerca di non farcelo riconoscere, dal momento che esso emana una luce abbagliante, ma caduca.

Come una dolente pavana, le pagine del libro ci raccontano la nascita e la difficile evoluzione di un amore tra Guido e Costantino che li legherà, loro malgrado, per tutta la vita.

Guido è il figlio di un medico apatico e di una donna alcoolizzata quanto raffinata, entrambi anaffettivi e distanti. E’ un bambino difficile e sarà un adulto tormentato. E’ lui l’io narrante del romanzo Costantino è il figlio del portiere del bel palazzo dove entrambi abitano, nel centro di una Roma borghese. E’ un bambino robusto, taciturno, consapevole della sua collocazione sociale “subalterna”, malgrado si trovi a frequentare le stesse scuole di Guido.

Naturalmente tra i due è Guido a disprezzare questo suo coetaneo così grossolano e tozzo, il quale invece vede nel giovane rampollo di una famiglia altolocata e dalle abitudini stravaganti, un modello ineguagliabile.

Guido diventerà poi un apprezzato critico d’arte e, trasferitosi a Londra, insegnerà presso una Università inglese, si sposerà con una diafana giapponese ,Izumi, madre di una bambina che Guido adorerà fin dal momento che la donna , rivelandogliene l’esistenza, gliela presenta.

Costantino continuerà la sua vita a Roma, arricchendosi con la gestione di un ottimo ristorante. Si sposerà con una donna insignificante e gli nascerà un figlio down, cui lui dedicherà molte energie.

Siamo negli anni 70: Londra è sotto il pugno di ferro della Thacher, Roma assisterà sgomentqa all’assassinio di Aldo Moro.

Su questo sfondo di apparente normalità, irrompe prepotente la natura con il suo bagaglio di istinti incontrollabili.

I due protagonisti vengono presi dal vortice di una attrazione sessuale che inizia con l’adolescenza e che li accompagnerà per tutta la vita, fino al riconoscimento, che di amore si tratta; un amore che nulla riesce ad abbattere e che qualunque vicenda, qualunque ostacolo sembra rafforzare

La penna di Mazzantini non si lascia mai andare a nessun sentimentalismo. Con una straordinaria capacità di penetrare la psicologia di questi due personaggi maschili, l’autrice descrive, attraverso la voce di Guido, la presa di coscienza dei due, combattuti tra la violenta passione dei sensi che li avvolgono, e le paure, le tante paure che s’incollano alla loro pelle impedendo allo “splendore” di irradiare la luce di cui sarebbe capace.

La scrittura è dura, a volte impietosa. Le vicende sono incalzanti; il caleidoscopio che accompagna i personaggi è così ricco di colori che, a volte, sembra distraggano i protagonisti da questo loro amore in maniera definitiva. E invece, ad ogni tornante, ad ogni caduta, ad ogni angolo di apparente normalità raggiunta, torna ad irrompere la calamita della passione più tenace.

Mazzantini scrive pagine terribili sulla brutta esperienza che i due subiscono in un paesino della Calabria e che segnerà il declino psicofisico dei due protagonisti, suscitando nel lettore una indignazione profonda.

Ma sa anche rappresentare -soprattutto con la bellissima figura di Izumi, la moglie giapponese di Guido- lo stupore attonito, la sofferenza indicibile di chi scopre la doppia natura del partner amato e ormai inaffidabile.

C’è in “Splendore” un sotteso pensiero che l’autrice ci indica con forza quando scrive da qualche parte “la condanna dell’incompiutezza che interroga ogni destino”. Ed è proprio questa incompiutezza il filo conduttore che lega personaggi e vicende tra loro, ed essi alla nostra inquietudine dell’incompiuto, appunto.

Il finale del romanzo poi ne è l’esplicitazione più chiara. Un finale magistrale e bellissimo. Margaret Mazzantini è nata a Dublino nel 1961; ha scritto diversi romanzi tra cui “ Nessuno si salva da solo”, “Non ti muovere”. Vive a Roma; è sposata con l’attore Sergio Castellitto

SPLENDORE

Margaret Mazzantini (ed. Mondadori, pag, 309, euro 20)

 

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