“Siate affamati, siate paraculi”

Steve Jobs “Be hungry, be paraculish”. Ecco, in Italia potrebbe suonare grosso modo così.

L’invito di Steve Jobs ad essere “affamati e folli”, nel Brutto Paese funziona solo a metà. Affamati sì, soprattutto di prebende, marchette, favori politici, tangenti e appalti. Da questo punto di vista, in Italia siamo voraci, più che affamati. Quello che non quadra è invece l’aspetto di follia. Dove per follia si intende quella del genio, che vede oltre lo stato attuale delle cose per produrre l’innovazione, ma che da noi rischia di rivelarsi un bel boomerang. Questa è la terra della conservazione, non dell’innovazione. Qui bisogna mangiare sull’esistente, siamo il paese dei faccendieri, della mignottocrazia e dell’intrallazzo, che diavolo c’entra la follia visionaria?

“Portare un pc in ogni casa”, l’intuizione che vent’anni fa sembrava un delirio, non è solo roba da cervelloni californiani. Anche noi volendo avevamo gente “foolish”, più degli americani, avevamo persino Olivetti, che infatti è finita a putt… pardon, a ramengo. E a proposito di… “ramengo”, le opportunità da noi non mancano, ma devono essere consone all’humus sociale. Questa è la terra dei Lavitola e dei Tarantini, non quella dei Jobs e dei Gates.

Perché innovare significa non accodarsi, stravolgere gerarchie esistenti. Ma vi pare? Siamo il paese in cui ognuno conserva il suo giardinetto, dove ci si crea con pazienti leccate la possibilità di entrare in un ente, università, azienda, carica politica, o dove un uomo tempesta una donna di regalini per mesi per diventare il “fidanzato”, e secondo voi per la smania di qualche “affamato folle” con un colpo di spugna dovremmo mandare al diavolo privilegi acquisiti con decenni di servilismo? Ma fatemi il piacere. Siamo concreti. Qui nessuno vuole innovare: presentatevi con un’idea innovativa presso le aziende (lasciamo perdere il settore pubblico) e vi guarderanno con terrore. Vi diranno che è un’idea fantastica, ma poi non vi richiameranno più perché in realtà se la stanno facendo tutti sotto. Questa è la verità: se siete brillanti fate una paura fotonica. Le sedie in Italia sono attaccate ai sederi col vinavil. Faceva presto Jobs a parlare da Stanford. Per forza, se si tratta di jobs (nel senso di lavori), ogni giorno solo una New York ha più annunci che tutta Italia insieme. A nessuno sorge il dubbio che i posti di lavoro là si creino anche perché ogni tanto dai sederi viene tolta la sedia e rifilato un calcio? Ma noi Italiani, popolo dalla lunga tradizione calcistica, sappiamo che la prima regola è non prenderne. E poi, se si può, rubare qualcosa. Ecco perchè abbiamo creato un sistema dove il motto più efficace diventa: “be hungry, be paraculish”.

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