Secondo un rapporto medico, risulterebbe che durante la finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool, con la gomitata volontaria rifilata al portiere Karius (comunque da cartellino rosso), Sergio Ramos gli avrebbe procurato una leggera commozione cerebrale, da cui sarebbero scaturiti poi i goffi errori del portiere.
Insomma il capitano del Real prima rompe Salah, poi rimbambisce Karius, questa volta non avra’ segnato, ma ha vinto da solo un’altra finale. Non si può negare che Ramos sia uno dei giocatori più decisivi mai visti su un campo di calcio, e che a mio aviso – nei successi del Real – e’ il fattore numero due, davanti a Cristiano Ronaldo e secondo solo … agli arbitraggi.
Anche quando Ronaldo sparisce (sempre in una finale a meno che non ci sia la Juve), Ramos c’è, due goal in due finali di Champions e pure uno decisivo nel Mondiale per Club con il Real. Se Ronaldo si assenta, ci sono comunque Bale, Benzema e compagnia. Se Ramos e’ assente invece si prendono anche 3 goal in casa dalla Juve. La sua presenza è’ imprescindibile in fase difensiva, e determinante in fase offensiva.
Questo straordinario giocatore da centrale ha segnato… 76 goal in carriera! Roba che molti centrocampisti offensivi si sognano, e oltretutto Ramos segna pure goal pesantissimi.
E’ così dominante che anche senza prodezze tecniche, e in modo quasi involontario, alla fine fa la differenza: con i suoi falli è’ riuscito a vincere la finale. Se ne parla troppo poco, ma e’ un giocatore che entra di diritto nella hall of fame dei più grandi difensori di tutti i tempi, sicuramente merita un pallone d’oro più di quanto lo meritasse Cannavaro.
Sergio Ramos sta davvero la’ in alto con Maldini, Baresi e Beckhenbauer. Ed e’ strano che non venga mai nominato in questo tipo di conversazione storica.
Guardando ai numeri, ci sarebbero varie motivazioni per considerarlo anche il piu’ grande difensore della storia: per esempio quei 76 goal (nessuno dei giganti da Maldini a Baresi puo’ vantare un tale contributo alla fase offensiva), la personalità in campo, un mondiale e due europei vinti (altro record personale), il record di tre Champions di fila e soprattutto una carriera ancora da completare, visto che ha ancora ‘solo’ 32 anni (Maldini gioco’ fino a 40) e gia’ in Russia ha chance concrete di aggiungere un secondo mondiale al suo palmares, che ne farebbe qualcosa di inarrivabile.
Allora possiamo dire che Sergio Ramos merita di essere considerato il miglior difensore della storia? Forse no, ma principalmente per un motivo non tecnico. A differenza di Maldini infatti, Sergio Ramos in campo è’ davvero quello che a Napoli si chiamerebbe….un ‘omm e merd’! Falloso, provocatore, simulatore, scorretto almeno tanto quanto carismatico. E l’unica squadra dove poteva consacrarsi campione assoluto è’ proprio quel Real a cui in campo tutto è’ concesso…