Che é poi il destino italiano. Un film con un nome del genere, lo fece Arbore, fu un successo, ma all’improvviso una serie di sequestri per vilipendio alla religione cattolica e alla morale corrente, lo fece sparire dai circuiti di distribuzione. Il divertente è che, prodotto dalla RAI, potrebbe essere ora trasmesso in TV, ma chissà perché non capita. Arbore, intervistato, dice di non sapere neppure se ne esiste la copia nella cineteca di Stato. Così va in questa landa: qualsiasi cosa abbia a che fare con la religione, genera mostri. Anche dopo il Concilio Vaticano II, anche dopo Papa Francesco. Non c’è niente da fare, la nostra vita quotidiana e la nostra agenda politica sono scritte da prelati impuniti che vivono consonamente al loro titolo (principi della chiesa) e intervengono sulle scelte nostre di tutti i giorni. Si appellano alla coscienza degli elettori e degli eletti e consigliano, indirizzano e ammoniscono. Sulle violenze sui minori (perpetrati magari da altri religiosi), o sulla violenza sulle donne, o sulla violenza della corruzione o della mafia, sono MOLTO più cauti. Lasciano parlare (una volta l’anno) il Santo Padre di turno e si disinteressano, quando va bene. Quando va male, forcano sottobanco per insabbiare, se non favorire il malaffare e il malcostume. Prendendola alla larga, possiamo dire che da sempre hanno favorito la non nascita dello Stato italiano: hanno favorito il brigantaggio al sud contro i Savoia nella neonata Italia e si sono accomodati al tavolo della politica in maniera ufficiale solo con i Patti Lateranensi, firmati nel 1929 da Mussolini, ed era una mera questione di soldi (controllate su wikipedia). Certo pecunia non olet e loro che il latino lo conoscono bene, se ne sono ricordati anche nel 1984, quando lo Stato italiano li ha rinnovati. Ma per questo vi rimando ad un articolo di Dominique Douglas che allego. Perché con tutti i problemi italiani mi attacco a questo? Perché per essere una vera democrazia, bisogna avere un pensiero laico ed essere adulti, poi nel privato la fede ci sorregge e ci consola. Ma solo nel privato, il solo catechismo che deve sorreggere un cittadino italiano è la Costituzione italiana, che per fortuna è rivedibile e non immutabile. Perché solo le tavole della legge ha scritto Dio e quelle sono dieci semplici frasi, il resto è fuffa.
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