Nel tempo di mezzo – Marcello Fois

978880620265GRA ” Nel loro universo regna il paradosso, perché sono state educate a comandare solo a patto di essere schiave…”.

Così pensa Marianna, una delle protagoniste di quest’ultimo romanzo scritto da Marcello Fois, entrato in finale nell’ultima edizione del Campiello.

Marianna è di Nuoro, dove ha sempre vissuto. Siamo nell’immediato dopoguerra.

E a Nuoro arriva, con viaggio avventuroso, il friulano Vincenzo Chironi, di padre sardo, morto nelle sanguinose battaglie della Seconda Guerra ai confini nordorientali dell’Italia.

Lo sbarco in Sardegna , alla ricerca dei suoi parenti sconosciuti e di radici famigliari che lo riscattino dalla sua esperienza in un orfanotrofio dove ha vissuto la sua infanzia e la sua adolescenza.

Arriva in una regione che, a causa della sua lontananza dai teatri di guerra l’ha tenuta lontana dalle tumultuose vicende di quegli anni e dai grandi sommovimenti sociali che ne sono derivati.

E Nuoro è in quegli anni ancora un’isola nell’isola.

In questo contesto, il giovane “friulano” è costretto a re imparare riti e consuetudini che gli erano sconosciuti.

Famiglia, amicizie, lavoro, amori: tutto si deve ridisegnare alla misura di una mentalità sociale, di cui deve imparare a riconoscere i segni, i pericoli, i trabocchetti.

Fois, che vive a Bologna, ma è nato a Nuoro, città per la quale conserva una affezione che in queste pagine si rivela interamente, usa questo stratagemma letterario per dipingere una realtà che combatte tra i valori della tradizione -molto forti ancora negli anni 50- e la lenta ma inesorabile

irruzione della mutazione, accelerata dagli effetti di un conflitto bellico come mai se ne erano visti nel passato.

Mano a mano che Vincenzo si integra nella società dove ha scelto di vivere, diventa il portatore delle contraddizioni tra il suo passato friulano e questa società nuorese ancora arroccata su costumi per lui incomprensibili

Naturale che queste contraddizioni scoppino nel momento in cui un’amore a prima vista lo porta ad una vera ribellione. La bella fanciulla da lui desiderata è la promessa sposa di un suo giovane parente, e in quella realtà non esiste alcuna possibilità di farla franca, anche per il solo sospetto che diventi pubblico un reciproco sentimento tra i due.

E bastano certi sguardi, anche fuggevoli, perché le voci corrano nel paese…

E poi, Vincenzo è un comunista, e quelli sono gli anni della grande abbuffata della speculazione edilizia. E lui, vuole pure candidarsi alle elezioni comunali…

Dalle pagine del libro ci arriva l’atmosfera chiusa della città. Le parole sono rare, essenziali; i

.gesti contenuti. E tuttavia le parole sono pietre che sembrano scolpite perché la loro forma sia duratura e senza incertezze.

Protagonista non secondaria in questo racconto è la natura. L’autore non ne dipinge forme e colori per il piacere di un turista in cerca di bellezze mozzafiato.

Senti che l’ambiente in cui i personaggi del libro vivono le loro vicende,fa tutt’uno con esse; ne sono il cemento che sostiene quella particolare realtà, dando a quest’ultima l’autenticità senza la quale il romanzo non saprebbe coinvolgere e appassionare il lettore.

E’ questo, a mio avviso, il pregio principale di questo “Nel tempo di mezzo”

Marcello Fois è un cinquantenne, considerato tra i migliori scrittori contemporanei, fa parte della sorprendente fioritura della letteratura in Sardegna di questi ultimi decenni.

Ha scritto parecchi romanzi, tra cui “Meglio morti”, “Dura madre” “L’importanza dei luoghi comuni”

 

“NEL TEMPO DI MEZZO” di Marcello Fois

(ed. Einaudi, pag. 263, euro 12)

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