Ora tocca alle Aziende Municipalizzate essere agli onori delle cronache. Lo Stato, pare, ha scoperto che sono ottomila. E paiono troppe. Per quello che so i politici non nascono come i funghi, normalmente hanno militato in qualche partito e per campare hanno ricoperto qualche remunerato incarico, di solito in una Municipalizzata. E ora scoprono che sono ottomila e che sono troppe. Già questo basterebbe perché gli indicassimo la via di casa (Grillo un’altra, ma qui è questione di gusti).
Però hanno detto che le ridurranno. Un po’ come quando Monti volle sopprimere gli Enti inutili, ma poi gli fu consigliato di lasciare perdere, ché altre erano le priorità, diede retta e un anno dopo perse le elezioni. Le ridurranno, dicevo, anzi lo dicono loro. Sì, se siamo fortunati potrebbero diventare settemilanovecentonovantanove, perché ragioniamo e facciamo due conti : in quelle municipalizzate ci saranno almeno sette consiglieri di media e un presidente, quindi 7 + 1 = 8 che moltiplicato per 8.000 fa 64.000 che poi sarebbero le famiglie che da queste municipalizzate traggono (poco o tanto) profitto.
Si deve considerare che ci sono doppi incarichi e da 64.000 scendiamo pure a 40.000, ma anche così, considerando che ognuno di questi signori (plurale collettivo, comprende anche le signore, non vorrei si sentissero escluse) controlla una media di cinquanta voti (non è fantascienza, se sono un consigliere di una municipalizzata posso “aiutare” nell’assunzione e di Municipalizzate con più di cento dipendenti ce ne sono tantissime), arriviamo così a 2.000.000 di voti controllati. E chi lo tocca un mostro del genere? Solo Sansone, se vuol morire con tutti i Filistei. Ma l’importante è dire “ci stiamo lavorando per sanare quest’ anomalia”, domani parleranno di qualche altra cosa, ci indigneremo per qualche scandalo o piangeremo qualche ragazza accoltellata da uno squilibrato, alla fine sarà domenica e il campionato ci riserverà sorprese e chiacchiere. Tutto finito, tutto dimenticato perché questa non è l’Italia, ma Collegno.
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