Mi piace tornare con la mente ai ricordi dell’ infanzia e della preadolescenza, che si affacciano vividi, più di quelli recenti, e si presentano ammantati di una dolce nostalgia per un tempo dalle abitudini semplici, ma ricche di emozioni, favorite dalla spensieratezza dell’ età. Negli anni sessanta, in città, in primavera, nel parco arrivavano le giostre, inserite in un luna park pieno di luci e colori. Da bambina amavo soprattutto quella delle barche a vela sull’acqua, che si muoveva lenta e non dava emozioni forti, ma gli scafi colorati di legno su cui noi bambini sedevamo, e dai quali, sporgendoci leggermente, potevamo immergere le dita nell’acqua, mi affascinavano, identificandomi con i viaggiatori che solcavano i mari. Poi c’era la pesca dei pesciolini rossi, che, nuotando nelle bocce di vetro trasparenti, potevano essere vinti, se con una o più palline bianche, centravi quei contenitori . Te li portavi a casa in un sacchettino di plastica pieno d’acqua, felice di aver ottenuto uno o più compagni di vita silenti, ma allegri come il colore delle loro squame .Crescendo, assieme alle prime calze velate e ai primi incontri-scontri con l’altro sesso sulle automobiline, seguivano nuove emozioni, e allora via con l’oscuro castello fatato dei mostri e dei fantasmi, la ruota panoramica che si fermava proprio quando arrivavi sul punto più alto, spingendoti a sbirciare sotto furtivamente, per timore delle vertigini, fino alle montagne russe, che erano la passione dei ragazzi e delle ragazze più temerari. I tempi sono radicalmente cambiati, da decenni il parco di Gardaland ha sostituito quei divertimenti che i giostrai portavano nelle città durante il periodo pasquale ed erano attesi tutto l’anno .Oggi i bambini si divertono soprattutto con i cellulari provvisti di qualsiasi diavoleria elettronica, con la playstation, in una sorta di onanismo che non porta più ad una sana socializzazione e ad una felicità come quelle di un’ infanzia e di un’ adolescenza che non avevano bisogno di artifizi virtuali, ma erano ricche di contatti umani e di esperienze sane.
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