Macchè Thailandia, il turismo sessuale in Italia!

italia-sessoPer un bel po’ di annetti, noi italiani abbiamo primeggiato nel turismo sessuale. Prima la Mecca era Cuba, poi è diventata la Thailandia, ma c’è chi ha optato per il sudamerica, mentre i veri esperti si muovevano già in mete meno conosciute dell’Asia. In certi casi, per arginare un turismo sessuale orientato ai minori, lo Stato ha dovuto intervenire con nuove leggi in materia penale anche per i reati commessi all’estero (in seguito ad una denuncia shock delle Iene).

E se la prossima meta del turismo sessuale diventasse l’Italia? Quello che sembra un ribaltamento della realtà, per me è invece lo scenario più papabile nel medio termine.Vi stupisce un thailandese che viene a mignotte in mezzo alle italiane? Allora, facciamo due calcoli.

Nel mondo vi sono paesi popolosissimi che stanno crescendo a ritmi vorticosi, e non parliamo solo dei soliti noti, ma anche di nazioni quali Vietnam, Nigeria, Indonesia, Ghana, Quatar o Malaysia, ossia un altro mezzo miliardo di persone con dei pil in crescita del 5-6%.

Noi nel frattempo stiamo entrando in recessione, chiudendo fabbriche o vendendole all’estero, creando disoccupazione e miseria. Quindi cosa faranno i nostri giovani? Beh, quelli più intraprendenti e che hanno frequentato le poche università qualificate, sono già scappati o scapperanno da altre parti. Una piccola quota riuscirà a lavorare anche qui e gli altri? Beh, la maggioranza è già sulla strada giusta.

Ci sono ragazze che si lamentano di università ridicole “questi esami mi stressano”, “ancora cinque esami e poi ferie..”, “amore (all’amica), sto impazzendo con questi esami..”, ma che intanto hanno una pagina facebook da provino televisivo, con scollature, scosciature, bikini, photoshop a raffica. Resteranno disoccupate e dovranno campare. Ovviamente vale anche per i maschietti, che già non si fanno tanti problemi a massaggiare due piedini al Lele Mora di turno o a partecipare ai programmi educativi di Maria.

Siccome tutta questa gente dovrà pur mangiare e all’estero aumenterà la popolazione dotata di capacità di spesa e che magari avrà anche cambi monetari favorevoli, beh, invece che esportare mignotteria a Dubai come già facciamo, potremo finalmente diventare una Pattaya per brasiliani, russi, cinesi e via discorrendo. Per loro sarà un bellissimo viaggio! Un’occhiata al Colosseo, un giro in gondola e perché no, una bottarella per due spicci alle nostre laureande stressate da questi esamoni così sfidanti!

Non è ironia. E’ la storia: non accadeva prima della caduta del muro nell’est Europa quando per una cena o un paio di jeans i nostri compatrioti facevano strage di “cuori”? L’ordine mondiale sta cambiando. Almeno potremo rilanciare l’industria turistica e dopo lo slogan-cazzata “io amo l’Italia, io volo Alitalia” e il “Partito della Gnocca”, potremo avere: “Io amo l’Italia, io trombo in Italia” ed eleggeremo per acclamazione l’unico possibile Ministro delle attività turistiche di questo… bordello.

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