Libertà – Giulio Giorello

NULL0441241-300x483 In balia di onde minacciose come ci troviamo ad essere in questo terzo millennio dell’era cristiana, a causa di riflussi medioevali, come i fenomeni di fondamentalismo cui assistiamo (vedi attentati di Parigi) o, più modestamente nostrani e regressivi dibattiti come quello in atto su diritti civili ancora da conquistare ( vedi unioni civili e stepchild adoption), benedetto è giunto in libreria questo breve ma pregnante saggio del filosofo della scienza Giulio Giorello, su cosa si debba intendere oggi per concetto laico di “libertà”.

L’autore divide l’opera in tre capitoli fondamentali (oltre ad un prologo ed un epilogo) seguendo il criterio di suddividere la parola in Freedom (ovvero un’indipendenza difficile); Liberty, anzi Liberties (Libertà al singolare e al plurale); Enfranchisement (Emancipazione)

Sono le parole pronunciate da Cassio nel “Giulio Cesare” di Shakespeare, rivolte alla folla attonita per l’uccisione del sommo generale.

In questi capitoli Giorello condensa e sviluppa i percorsi che hanno generato i passaggi essenziali del concetto di libertà, fino ai giorni nostri, passando per i meandri del pensiero filosofico, dei diktat religiosi, delle recenti scoperte della neuro scienza;

delle lotte per l’emancipazione dell’individuo e della vita comunitaria.

Ci troviamo di fronte ad una miniera di riferimenti bibliografici, di dibattute e contrastanti diatribe storiche che, fino ai nostri giorni e, certamente, nel prossimo futuro, hanno, nel nostro mondo attuale, sempre di più imposto l’immanente conflitto tra la libertà intesa come esigenza inalienabile e irriducibile degli uomini in quanto individui, e la vita e le esigenze comunitarie della Società.

I riferimenti all’attualità e le varie esemplificazioni cui Giorello ricorre per aiutarci a comprendere il percorso che ci indica, aiutano il lettore in un non facile lavoro di chiarimento degli assunti proposti.

Ad esempio, riferendosi al nostro paese “Di rado mi è capitato di cogliere in quelle poche occasioni in cui sono messi a fuoco i pro e i contro di politiche pubbliche (aborto e divorzio, ma anche eutanasia, fecondazione assistita e via dicendo) posizioni ed elaborazioni che rimandino all’individualismo radicale …” Concetto che egli si sforza di delineare con rara chiarezza nel capitolo “Freedom”.

“Per i libertari -dice nel terzo capitolo-non c’è niente di sacro:dogmi, miti e riti, e “materia religiosa”. Chi ne fa il pretesto per una qualsiasi deriva fondamentalista ha già imboccato la strada che porta alla “forma attuale del totalitarismo”…La libertà non è mai una malattia contro la quale occorre essere vaccinati, ma lo strumento con cui modelliamo la società ove vogliamo vivere.

E alla fine di un vertiginoso susseguirsi di riferimenti al fecondo pensiero che ha animato nei secoli questo ineludibile problema della libertà dell’ individuo nella società, l’autore chiude queste dense sue pagine, con una bellissima citazione del patriota irlandese Bobby Sands” : “Se non riescono a distruggere il tuo desiderio di libertà, non possono stroncarti”

Giulio Giorello è nato a Milano nel 1945 dove insegna Filosofia della Scienza alla Università Statale , cattedra influente di questa disciplina legata a grandi docenti come Ludovico Geymonat.

Collabora con il “Corriere della sera”. E’ scrittore e saggista. Citiamo qui “Ulisse”, “La libertà del laico”, “Uno scimmione intelligente”.

 

“LIBERTA'” di Giulio Giorello

(edit. Bollati Boringhieri, pag 144, euro 11)

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