Gita al mare
Soli, gitani di un mondo perduto.
Persi nel sole, negli occhi del mare.
Nella luce riflessa di argento e riflesso.
Storditi dall’arte dei tronchi marini.
Allacciati da un amore comune, da un eterno che tace, al ritmo cadente del rumore del mare.
Esortazione
Prendi la mia mano, compagno inesistente, tienila forte e conducimi.
Conducimi nel buio, nell’ombra.
Lasciala ora.
Dimmi chi sei, così che nel buio io possa almeno, io possa fare il tuo nome.
Continuare sola, nell’ombra, al buio.
Bird
Ho giocato un mattino ventoso di primavera sulle scale di un posto a Casablanca.
Con una bimba piccola e vivace,giocavamo a fare castelli di carta, ma il vento scherzava con noi e faceva cadere le carte.
Bird, bird, diceva la bimba in arabo e allargava le manine verso il vento.
Bird, bird, dispettoso vento, che ci faceva ridere e giocare.
Io,vecchia europea un po’ dura, lei, pochi anni, già pronta a un linguaggio universale.
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