Mercato, adrenalina e New York, questa sembra la miscela perfetta per la rappresentazione di un mondo dinamico e vincente. Poi vai a contare gli psicanalisti e i centri di cultura o filosofia alternativa e ti rendi conto che non è vita reale e che in onda non vanno uomini, ma rappresentazioni funzionali a quel modello. E non è un caso che in quella rappresentazione, reale, si usi un fiume di coca per tirarsi su e ore di analisi o di posture orientali per tirarsi giù. Un mondo, insomma, dove l’uomo ha poco da fare, se non cercare dove sono i luoghi normali in quella città, per stupirsi poi quando li scopre ed esserne felice. Ma dopo un po’ qualcosa manca e si vogliono i vecchi ritmi. Questo in medicina si chiama dipendenza e dalle dipendenze non ci si cura, staccandosi ogni tanto. Guarisci solo quando sei totalmente staccato.
Purtroppo questo è il modello vincente da un punto di vista mediatico. E non poteva essere diversamente, visto che NON è il mondo reale, ma una sua rappresentazione. La finanza dei derivati è reale per i soldi che fa guadagnare a pochi e perdere a tanti, ma tu negli altoforni non metti i derivati, bensì il materiale ferroso e il carbone. Questo è il mondo reale. Un mondo che non vuole operai schizzati e adrenalitici, solo persone competenti e attente, con riflessi normali per tutto il turno di lavoro. Niente superuomini, ma uomini. E allora l’altro modello, quello vincente, stando ai dati macroeconomici, è fatto di fabbriche, sicurezze sociali e città di meno di un milione di abitanti, con casette basse, giardinetti ordinati, niente esagerazioni, ma tanta tranquillità e magari qualche ciucca nel fine settimana. È il nord Europa, la patria delle democrazie sociali (che curiosamente in molto casi sono monarchie).
Là l’adrenalina non è quotidiana, ma se sei malato, nessuno, prima di curarti, ti chiede la carta di credito. La gente va ai concerti, a teatro, e magari si veste anche bene, senza vaneggiamenti, se non da cattivo gusto. Le star dello spettacolo e dello sport non guadagnano fortune, ma tutti, anche quelli che puliscono i cessi, portano a casa uno stipendio decente e possono far studiare i figli, anche perché le scuole sono a basso costo e di buon livello. Ecco, questo mondo poco attraente, è quello che alla prova dei numeri sbaraglia l’altro, che è solo un teatrino brilluccicante fuori, e scalcagnato dentro, come quei café chantant di Parigi, dove la nobiltà andava per provare il brivido del proibito e si portava a casa lo scolo, se andava bene.
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