Ci saranno, forse, nuove formule similpopolari (e=mc2) e nuovi manifesti da appendere.Ci sarà un nuovo mondo.Sarà vecchio chi si arroccherà sul passato, chi scomunicherà le nuove idee non sulla base della logica, ma della consuetudine.Sarà vecchio chi penserà che solo dal passato viene il buono, che la via vecchia porta sano e lontano (se mi passate la fusione).Sarà vecchio chi ha paura, chi si arroccherà, chi aspetterà di veder passare ‘a nuttata, chi penserà che è sano farsi giunco, perché avrà scambiato il tornado per un venticello.Sarà vecchio chi conterà di con-ceder parte dl potere del beneficio, cioè chi tenterà di scambiare vetri colorati con pietre preziose.Sarà vecchio chi vorrà ascoltare le Sirene senza legarsi all’albero maestro dopo aver reso sorsi i suoi compagni di viaggio.Sarà vecchio chi ascolterà e ripeterà a pappagallo senza aver masticato e digerito, chi delegherà, chi : “vai avanti te che a me scappa da ridere”, chi : ma io cosa ci guadagno ?, chi : ma a me chi me lo fa fare ?, chi : esagerare non è mai di buon gusto, chi : tanto prima o poi ce li faremo amici.Era un mondo di vecchi, e siccome sta per ribaltarsi, alcuni vecchi,grandi, stanno tentando un colpo di mano, l’ultimo, in una logica totalmente democratica, quella di “aprez moi le deluge”.Ora se vogliamo, come sempre storicamente, avere un nuovo mondo dalle ceneri del precedente rassegnamoci nella vecchiaia, se ci siamo stufati di “storia magistra vitae” riprendiamoci il tempo, lasciamoci dietro i vecchi, grandi e piccoli, e crediamo in noi stessi, unica misura reale del tempo.