La fortezza – Jennifer Egan

cover_egan_la_fortezza Mettendo insieme un lugubre e misterioso castello gotico tra i monti di un imprecisato luogo della Cecoslovacchia, due cugini fuggiaschi (per motivi diversi) da New York, Internet (ovvero la sua assenza), un mondo di personaggi strampalati, Jennifer Egan -vincitrice di un premio Pulitzer per il suo precedente romanzo “Il tempo è un bastardo”- costruisce una storia che lei stessa definisce un romanzo “gotico”

Ed in effetti lo è; ma sino a un certo punto.

La storia si snoda, senza che quasi il lettore lo percepisca, su due piani paralleli di cui uno si svolge negli Stati Uniti e l’altro sembra il parto fantasioso del protagonista principale, che si chiama  Danny. Egli vive a New York, malandato, tossicomane, carcerato in una cella dove ha per compagno Ray, in possesso del manoscritto dove si racconta del castello e delle vicende che vi si svolgono.

Perché Danny,appena uscito di prigione, riceve un invito dal cugino Howard, il quale ha acquistato un castello fatato per trasformarlo in un hotel di gran lusso. Howard paga un biglietto di sola andata a Danny che, sbandato come si ritrova, accetta l’invito

Dal suo arrivo avventuroso al castello comincia una inesauribile  miniera di trovate ora ironiche, ora da suspence degna di un giallo, arricchite da graffianti profili dei personaggi del romanzo:una moglie che a suo tempo e a sua insaputa si è fatta l’amico più caro di Howard il quale gli  fa da vice  nell’impresa di riadattare il castello a luogo di soggiorno per straricchi;un bambino insopportabile; diversi studenti raccolti sul luogo per svolgere le mansioni necessarie a realizzare l’opera; una bambinaia di poche parole ma di molto sussiego.

La fortezza appare come l’immagine visiva della gabbia in cui ogni personaggio si trova ad essere per un passato che lega ognuno di loro a imprevedibili comportamenti.

L’autrice scrive sul San Francisco Chronicle “Oggi le persone parlano da sole mentre camminano e io non capisco se stanno chiacchierando con qualcuno al telefono o se sono matti. Se quasi tutto quello che viviamo accade in rete come facciamo a decidere quello che è reale e quello che è virtuale?”

Ebbene il romanzo ci immerge nostro malgrado, in una dimensione che è insieme onirica e reale senza soluzione di continuità, attraverso una virtuosa scrittura ricca di inventiva che si può assaporare solo se ci si lascia trasportare in un universo così originale da costringerci a ritornare continuamente su vicende costruite quasi espressamente per farci perdere il filo.

E d’altronde sono i personaggi del libro – in testa il principale, Danny- sembrano rischiare in ogni momento di perdere il filo, tra la realtà da cui sono fuggiti, e la loro convivenza in un ambiente inaccessibile come il castello.

Tra Howard e Danny c’è per esempio un evento da loro vissuto  al liceo che frequentavano insieme, che ha traumatizzato il primo e che condizionerà inconsciamente il loro rapporto al castello.

Poi c’è la “baronessa”, la discendente legittima della casata cui apparteneva il castello, che vive nell’inaccessibile “Maschio” una torre sovrastante sul resto  della massiccia costruzione, che resiste allo “sfratto” necessario per iniziare i lavori, e che ne combina di tutti i colori.

E c’è anche un’ “ insegnante” che si chiama Holly,ex tossica, la quale svolge il suo lavoro di insegnare scrittura nel carcere dove stava Danny senza averne i titoli , e di cui Ray s’innamora.

E anche Holly si accorge in ritardo di essere interessata a lui non solo in quanto suo allievo

Ma Ryan evade dal carcere con un compagno…

Egan tesse con maestria un vero puzzle, dove la plausibilità degli eventi fa da contraltare all’improbabilità delle vicende, tenendoci incollati pagina dopo pagina sino al gran finale che ci sorprenderà nella terza parte del libro

Insomma, un puro divertimento letterario, non ci fosse,  a turbare il lettore, una sottile angoscia per la continua ricerca nel tentativo di distinguere il virtuale dal reale, come ci ha indicato la stessa autrice.

 

Jennifer Egan è nata a Chicago nel 1962, ha scritto racconti e quattro romanzi

Ci si aspetta molto da una scrittrice così originale.

 

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