La crisi economica imperversa, l’economia reale è cambiata e ormai sono pochi i settori che non risentono del cambio di rotta di liquidità e investimenti. Uno di questi è quello delle assicurazioni, che resta dinamico e contribuisce, in tutta Europa, in modo rilevante al PIL dei vari paesi. Pur essendo la nostra penisola fanalino di coda a causa dei costi fuori mercato dell’RC Auto ad esempio, rispetto agli altri paesi dell’unione, contribuisce anche lei a un dinamico progresso di questa branca dell’economia. Uno dei prodotti che si sta facendo largo nell’evoluzione dei bisogni dettati dalle nuove abitudini c’è la polizza per lo smartphone. Prima era il cellulare, il telefono portatile, ma nel giro di pochi anni, l’esplosione delle funzioni dello stesso, le agevolazioni nella vita quotidiana e nel lavoro, lo hanno reso un prolungamento di vita personale e professionale: e-mail, file allegati, ricerche su internet e ancora, foto, video, ricordi, condivisione sui social network… Il telefonino 2.0, lo smartphone, si è meritato un posto d’onore nei ritmi sempre più veloci dell’era delle App. Dal momento che supporta la nostra vita (privata e non) è diventato importante proteggerlo: la sua assenza, seppur breve e temporanea, potrebbe frenare in modo brusco la quotidianità della maggior parte delle persone. Ecco che spuntano le polizze assicurative ad hoc, pacchetti che prevedono sia la rottura del dispositivo (accidentale, uso scorretto, “tuffi” in specchi d’acqua), sia l’uso improprio (telefonate minatorie da una sim rubata ad esempio) o il tanto temuto furto. Le compagnie assicurative più grandi (a livello nazionale e internazionale) e gli operatori hanno cercato di intercettare l’esigenza di stipulare una polizza assicurativa per cellulari. Ad esempio sia Tre sia Tim sia Vodafone, prevedono pacchetti d’assistenza sottoscrivibili al momento dell’acquisto di un dispositivo. Si chiamano Full Kasko (Tre), Sempre Sicuri (Tim) e One Service Kasko (Vodafone). In genere questo tipo di garanzie sono un prolungamento di quelle che per legge la casa produttrice dovrebbe dare (24 mesi di copertura su eventuali difetti del prodotto acquistato). A questo si aggiunge la riparazione rapida (in massimo 7 giorni), con assistenza 24 ore su 24 in caso di guasto o danneggiamento dello stesso e possibilità di ricevere subito un dispositivo in sostituzione fino al rientro del proprio. Di queste solo Sempre Sicuro di Tim si spinge un po’ più in là garantendo un rimborso (parziale) in caso di furto. Le compagnie assicurative, professioniste della garanzia, ovviamente si spingono un po’ più in là e con premi che si aggirano intorno ai 50 euro l’anno (variabile in base al valore commerciale del telefono e a scalare via via che il valore di mercato dello stesso cala). Questi pacchetti, più completi rispetto a quelli di Tim, Vodafone e Tre, contemplano il danno da cortocircuito del caricabatteria, da incendio e danni procurati da terzi.
Insomma, quasi come la macchina, lo smartphone è diventato un oggetto di vita quotidiana su cui investire perciò proteggere. Per farsi un’idea di costi e garanzie, le compagnie online offrono l’opportunità di calcolare in pochi minuti un preventivo per assicurare lo smartphone calibrato sul proprio modello e le proprie abitudini.