Ho trascorso due settimane di relax sulla verde costa istriana, apprezzandone i sapori, i colori e la naturalità di certi borghi ,rimasti ancorati ad una vita tranquilla e autentica, nonostante l’afflusso dei turisti, L’appartamento che occupavo era privo di televisione, per cui i primi giorni ho avvertito un certo disagio per essermi dovuta privare soprattutto della visione delle gare olimpiche. Ma con il passare dei giorni, questa mancanza l’avvertivo sempre meno, sostituita dal piacere di fare due chiacchiere con la gente del luogo, che per motivi storici, parla quasi tutta l’italiano. Qualche buona lettura, poi, e il protrarsi un po’ più a lungo nelle magnifiche trattorie delle campagne del litorale, situate spesso in belle case di pietra istriana, affacciate su corti nelle quali razzolano ancora indisturbate le galline libere, hanno fatto sì che la televisione fosse diventata per i miei desideri, un inutile orpello. Poi il rientro in città, con l’intenzione di prolungare il più possibile quello stato di grazia, che stava sprigionando tutti i suoi benefici effetti sulla mente, disintossicata da certe automatiche lievi dipendenze, che però, senza accorgertene, provocano poi nella psiche un fastidioso accumulo di malessere. Ma qualcuno in famiglia alle venti e trenta si sintonizza sulla Sette, dove va in onda, appunto il format In Onda e rivedo i due conduttori, Labate e Parenzo, che più che intervistatori politici e sull’attualità, mi paiono un po’ portati al cazzeggio con i loro ospiti, una sorta di Greggio e Iachetti di Striscia, dediti ad intrattenere personaggi più o meno famosi e più o meno preparati .E chi ti vedo, al mio rientro? La bella Alessandra Moretti, che deve aver fatto centro negli occhi e forse nel cuore dei due conduttori, in quanto, da un personale sondaggio tra i miei amici maschi, la signora piace assai. Però insisto, io la metterei più volentieri accanto a Carlo Conti, insieme ad Anna Tatangelo, magari imitandole le mises audaci, in modo da far brillare ancora di più gli occhi dei protagonisti del sesso forte .Poi diciamolo, i migliori anni della nostra vita fanno venire una gran nostalgia di un tempo pieno di speranze ed illusioni che oggi abbiamo inesorabilmente perso, ma con la Moretti e la Tatangelo un po’ di allegria potrebbe ritornare. E soprattutto eviteremmo, oltre al fatto di non avere contenuti politici degni di seria riflessione, una pedissequa replica da parte della bella Alessandra, del noiosissimo mantra sul referendum di novembre, che così recita: discutiamone ed entriamo nel merito! Quando ormai sappiamo benissimo che nel merito non entreremo mai, perché il problema non è il contenuto scarso, quanto il potere di Renzi, troppo.
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