Idea sul contrasto al doping

file 0Si è fatto un gran parare di Armstrong, del doping e della giustizia che alla fine trionfa.

Armstrong ha confessato perché se andava sotto processo e veniva riconosciuto colpevole andava in galera.

Il doping non solo uccide lo sport, ma è droga e molto più diffusa di quanto non si pensi, e il consumo è grande, le conseguenze devastanti.

Mi sembra una buona regola, non si capisce perché da noi non ci sia. Ma c’è anche altro non funziona.

Il doping, dal punto di vista sportivo è un furto, quindi non si dovrebbero togliere solo i titoli, ma anche il guadagno. Se cominciassimo a farci dare indietro i soldi dei premi vinti, la voglia di doparsi sarebbe molto più bassa, si rischia la salute e anche di rimanere in mutande. Questa è una cosa che non mi entra in testa. Se qualcuno fa qualcosa di illecito che gli procura un guadagno, non solo va condannato l’illecito, ma anche risarcito il danno. Questo stroncherebbe le scommesse truccate. Lo sportivo che si vende per falsare un risultato, sarebbe costretto a rifondere automaticamente tutti gli scommettitori. Potete scommetterci che ci sarebbero meno eventi sospetti.

Questo è uno strano mondo, dove per ora la giustizia è la ricerca della verità e non la condanna alla restituzione del maltolto.

Guardiamo l’evasione fiscale, è un classico. In tutto in mondo ormai chi evade paga multe più o meno salate, una volta (non molto tempo fa) gli USA per combattere il crimine organizzato, avevano la galera (e pene non leggere), infatti proprio in galera per evasione fiscale morì Al Capone.

Se certi crimini contro il patrimonio fossero puniti severamente con pene carcerarie, avremmo meno bisogno di pentiti (costosissimi e per lo più inaffidabili) e la malavita, la corruzione e la concussione troverebbero solo pane per i loro denti.

Quindi qualcuno mi dovrebbe spiegare perché negli ultimi anni qui da noi si sono depenalizzati moltissimi reati di carattere fiscale. Forse era propedeutico a certi affari strettamente personali, mah ! Un’ultima notazione : se è vero che la legge è uguale per tutti il domicilio a cui si condanna dovrebbe avere la stessa dimensione.

È ridicolo che un povero diavolo debba vivere in 50 metri quadrati e un facoltoso colpevole in ville anche venti volte più grandi.

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