Andrés Barba è un giovane scrittore madrileno, già riconosciuto come una delle migliori penne della letteratura spagnola contemporanea.
Quest’ultima sua opera “Ha smesso di piovere” è un romanzo diviso in quattro lunghi racconti che affrontano, con crudele essenzialità, i rapporti complessi tra genitori e figli, nella lunare esperienza con cui vengono vissuti nel nostro vissuto da terzo millennio.
La cosa che più sorprende di questo libro straordinario è la scrittura. Siamo di fronte ad un testo in cui , con rarefatta maestria, l’autore ci avvolge in un’atmosfera che ricorda certe preziose miniature da cui non si riesce a staccare gli occhi.
I racconti hanno per titolo “Paternità”, “Astuzia”, “Fedeltà”, “Acquisti”. In ciascuno di essi compaiono padri, madri, figli, appartenenti ad una certa borghesia madrilena. In nessuno di essi sembra che l’autore voglia distrarci minimamente da quello che accade “dentro” i loro rapporti famigliari e affettivi: anzi, quasi esclusivamente rappresentati nella percezione della realtà vissuta dai figli narranti , attraverso i loro rapporti con il genitore di cui affrontano un estenuante tentativo di comprensione.
E dalla scrittura asciutta e sottile che egli usa, zampilla inesauribile una cascata di intuizioni improvvise su cui far affiorare le verità nascoste dentro gli sciatti eventi quotidiani; un gioco di specchi opaco fino a che queste solite vicende famigliari prendono il respiro di veri e propri lampi di luce sui nascosti e più profondi sentimenti che le animano.
E’ per questo che le pagine ci rinviano senza sotterfugi alla dolorosa consistenza che si nasconde dietro il vissuto che l’autore ci racconta.
E’ per questo che anche le parole che i protagonisti si scambiano appaiono rare e inconsistenti, per invece assumere un valore dirompente nei contesti specifiche in cui vengono fatte pronunciare dai protagonisti.
Quando Nelly, la madre che compare nell’ultimo racconto, alla figlia in occasione di una uscita insieme per gli acquisti di regali per le zie nell’imminente Natale, butta lì senza nessun riferimento a quello che stanno facendo, che quando era ragazza un giovane si è suicidato per lei a causa di un amore da lei rifiutato, si spalanca agli occhi della figlia un universo impensato, una chiave passepartout per finalmente, forse, comprendere una madre per lei fino ad allora oggetto strano di amore-odio.
Barba usa questi scarti improvvisi per rimandarci continuamente ai labirintici percorsi attraverso i quali rivelare il mistero della vita famigliare, fatta di una grande quantità di
eventi e di parole insignificanti, e di pochi ma folgoranti momenti in cui passa la vera conoscenza e la inimitabile intimità dei rapporti tra figli e genitori.
Andrés Barba ha scritto anche “La sorella di Katia” e “Agosto, ottobre”. Laurea in filologia e studi filosofici.
“HA SMESSO DI PIOVERE” di Andrés Barba
(ediz. Einaudi, pag. 179, euro 18)
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