Sia per suo merito, sia per manifesto indebolimento di Berlusconi, ancora una volta Galliani ha vinto. Persino Barbara Berlusconi ha dovuto fare le valige, per il bar di Casa Milan, dove la vedono sconsolata e sola davanti ad una birretta, come il povero Bersani, dopo essere stato sfrattato da Renzi. Anche a causa del fatto che se l’Italia parla di calcio nei bar, dal processo di Bari sulle escort, che non sono vere ruote di scorta, Tarantini ci fa sapere che Silvio, mitico presidente di tanti successi del Milan, parla solo di sesso, anzi di fica. Dunque, Galliani forever e il solito Milan forgiato a Forte dei Marmi dai soliti quattro amici al bar. Insomma, la partenza è stata modesta, l’allenatore da sergente di ferro, è diventato un ferro vecchio, ma i rimedi sono dietro l’angolo, filtrano succose indiscrezioni, dopo aver preso Bertolacci e tal Kucha dal Genova, dopo Antonelli, il Faraone, un disastroso terzino greco, ora ci prepariamo a prendere dalla Dinamo Kiev tal Veloso, genero appunto del Preziosi. Poi potrebbe arrivare dalla scuderia Raiola, dopo Abate, rotto, Balotelli, rotto, Ely in panchina, tal Maxwell, già Inter, di 35 anni, per lo slogan” largo ai giovani”. Il tutto condito dal ritorno di Boateng, già proveniente dal Genoa. Sursum corda, il risultato della salvezza sarà raggiunto e non è poco, con questi chiari di luna. Del modulo, altro elemento di spasso, parleremo un’altra volta, per farci quattro, tre, una, due risate a seconda dei giorni, dei giocatori e del tasso di confusione.