Nel 2015 avremo l’EXPO a Milano, sarà la passerella per mostrare cosa sa fare l’Italia. Già, cosa sa fare ? Per ora sa indagare sugli appalti non proprio trasparenti e per un ritardo dei lavori così scandaloso, che quello degli stadi di Italia ’90 ( allora a capo di tutto c’era Montezemolo), sembra cosa da bambini. La penultima pala di bitume la metteremo mentre inaugurano, l’ultima mai. Il bilancio sarà (lo dicono gli analisti economici) un fiasco clamoroso. Avremo buttato una quantità di danaro impressionante, ma lo avremo, per una volta (?) buttato al nord, forse perché la mafia è emigrata e mentre noi facciamo le pulci sui contratti al sud, loro al nord si trovano bene. Oddio, il clima non sempre è dei migliori e per questo ogni tanto fanno una capatina in centro America, si abbronzano e portano qualche chilo (campionario) di souvenir. Forse è per questo che sono venuti a Milano: oggi questo lo chiamiamo Expo, una volta era la Fiera Campionaria e il loro campionario migliore è costituito dal cemento grigio e dalla polvere bianca.
Ritorniamo al fango dell’Expo. Servono idee, bisogna raddrizzare la baracca, invogliare la gente a venire e allora potrebbero andare bene degli stivali di gomma di Prada, dei calzoni da pescatore di Armani, ma non è che siano tutti scemi e che pensino che il fango c’è per giustificare l’abbigliamento firmato da Protezione Civile. Dobbiamo dargli qualcosa, una cosa forte, e noi non è che abbiamo molto, ma l’arte sì. Mettiamogli insieme le quattro Pietà di Michelangelo, idea avanzata nel 2000 per l’Anno Santo. Oppure, e non in esclusione, raggruppiamo tutti i dipinti di Antonello da Messina, o quello che volete, ma una cosa unica e irripetibile. Formidabile, insomma, almeno una volta anche noi. E capiremo che non è poi così difficile essere, sul serio, tra i primi della classe.
Che cosa avrà a che fare con il tema dell’Expo? Niente, ma quello, visto lo stato dell’arte è meglio che sia dimenticato da tutti
Il tema, lo sapete tutti, è : Nutrire il Pianeta. Energia per la vita. Se ci fossimo attenuti al tema avremmo dovuto tenerlo a Pantelleria, ma lentamente il motivo sta risalendo il paese e non vorrei che nel 2015 Milano fosse una sede “adeguata”