Europa, cos’era e cos’è

dea-europa All’inizio una dea, poi un continente, ieri un’opportunità e oggi niente. Si chiama fuori l’Inghilterra per noblesse oblige Si chiama fuori l’Ungheria, sennò nessuno saprebbe che esiste. Si chiama fuori la Polonia, perchè spera che il nuovo padrone paghi meglio. E questo è niente, il vero problema è, perchè non salutare chi si chiama fuori? Beh, i tedeschi non vogliono per paura di perdere quote di mercato e gli americani perchè un’Europa vera potrebbe ragionare da confederazione, mandare a quel paese la Nato ed essere una vera potenza economica e militare. Allora, meglio un’Europa grande e traballante, che una più piccola, ma solida. Gli altri, francesi a parte, che si sentono europei solo per senso della storia che impone loro di non essere nemici dei tedeschi, gli altri dicevo, sono dei quaquraquà che vanno dove soffia il vento. Un colpo al cerchio, quando la Germania chiama, uno alla botte, quando l’America comanda. L’idea di essere popoli in una confederazione, l’idea che si poteva scrivere una storia in cui vi fossero meno guerre, meno differenze sociali ed economiche tra genti diverse, l’idea di poter portare avanti quella democrazia sociale che serve al mondo, tutte queste idee al momento sono nel dimenticatoio. Politici arraffoni, senza strategie e con molta voglia di vivere alla grande, ci indicano strade lastricate di povertà, mentre loro stanno bene, si pagano lautamente e fanno affari con i venditori di armi o di inutilità e tutto questo lo chiamano progresso, futuro. E il futuro dell’Europa si intravede nelle ultime elezioni francesi, dove l’odio verso il diverso ha dominato, dove l’Europa unita è confusa con i funzionari “grassi” che non ci rappresentano, ma ci costano, dove si è buttata via l’acqua (molto) sporca, con il bambino dentro. Un bambino che tutti vezzeggiano in TV e poi schiavizzano nella vita. Costretto a comprare per apparire, ma senza i soldi per farlo, frustato e quindi disposto all’odio, alla caccia al diverso, al fascismo in una onnicomprensiva parola che intende tutti i totalitarismi. Non a caso adopero il termine fascismo, perchè se guardate bene, è sorprendente quanti simboli e gruppi parafascisti stanno nascendo nel vecchio continente, ma poi neanche tanto strano, perchè la voglia di revanscismo pescando nei perdenti, è cosa vecchia. Chi era il vostro eroe: Achille, “costretto” sempre a vincere o Ettore, eterno perdente? Eppure Achille era la gioventù, magari arrogante, ma piena di passione (l’amore per Briseide e Patroclo), mentre Ettore rappresentava i buoni sentimenti (famiglia e patria) . da un giovane ci si aspetterebbe l’adesione al primo modello, invece, niente. Tira il secondo e da sempre. Tira sui libri, perchè per l’Europa invece sta suonando la campana a morto. Domani saremo terra di conquista e l’Italia ne sa qualcosa, se si recitava Franza o Spagna, purchè se magna. Ma poco, poco ed elemosinando.

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