C’è troppa roba che non mi torna in questo paese, basta guardare all’attualità delle ultime settimane. Prima Corona viene immortalato dalle Iene che tratta un maresciallo dei carabinieri come uno chaperon. Per diventare il re di Milano, quello che sfotte i magistrati, che comanda i poliziotti, fa il bello e il cattivo tempo, playboy d’annata, ti aspetteresti un gangster con due attributi così. Ti aspetteresti un Al Pacino in versione Scarface o Carlito. Per diventare il bullo di una Mosca o una New York ci vorrebbe un pelo da far tentennare Chuck Norris. E noi? Fabrizio Corona, l’unico caso di un playboy che contestualmente è accusato da un anziano signore di avergli fatto da amante per due anni costandogli milioni di euro…
Poi c’è tutta questa storia della sua fidanzata, Belen, uno scugnizzo di Napoli che tanto per cambiare è stato adottato dalla De Filippi, una certa Marrone o Marone non ricordo, ma so per certo che me li ha già stracciati entrambi, e un gran patatrac di corna e intrecci. L’unica cosa che mi fa pensare è che vogliano tirar su gli ascolti del programma di MDF e poi mi fa pensare che ormai questa qui comanda tutto, musica, ballo, gossip, televisione. Ma chi diavolo è? Non sa un corno di nessuna di queste cose e ha in mano tutto il settore artistico, includendo ormai anche Sanremo, che poi chiamarlo artistico è un gran bell’esercizio di retorica.
Infine ci sono i tifosi del Genoa, che interrompono una partita minacciando i giocatori e fanno un gran casino , ma so che tutto ciò si ripeterà ancora ciclicamente visto che la nostra giustizia è la peggiore che io riesca ad immaginare, anche se non la peggiore del mondo forse, dato che la realtà sa superare la fantasia.
E allora, visto che siamo in tema di stadio e tifoserie, tutta questa gente, ultras inclusi si merita un bel coro, che spesso ho sentito nelle curve, e che se lo intonino da soli bello forte: “a lavorare… andate a lavorare…a lavoraaare…”!
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