Dipendenze

dipendenza-da-televisione Vai in vacanza in una località tranquilla senza la televisione e per quindici giorni vivi un vero relax, privandoti delle notizie quotidiane sparate dal tubo catodico, ma scegli ogni tanto di aggiornarti su internet per non essere all’oscuro di tutto. Al ritorno, il primo telegiornale ti aggredisce con l’attentatore sul treno francese, il crollo finanziario asiatico,i miliziani dell’Isis che conquistano la città di Gheddafi, i soliti poveri profughi che ogni giorno trovano la morte in mare e ora anche via terra….insomma, un continuo bollettino di avvenimenti tragici , supportato da immagini violente e crude, che cancella in pochi minuti il benessere conquistato in vacanza. Ma ciò che più colpisce, è paradossale, ma forse perché ai drammi del nostro tempo ormai siamo assuefatti, è il vedere i volti sorridenti dei politici italiani, i quali, trattati con riguardo dai conduttori, se la cantano e se la suonano, discettando sui drammi di questa fase storica dei popoli, sempre con un sorriso stampato sulla faccia, ironizzando spesso con gli avversari di partito, soddisfatti se riescono a coglierli in contraddizione nel dibattito. Ahimè, quanto sono lontano costoro dalla vita vera delle popolazioni che soffrono, dai lavoratori che faticano, o da coloro che un lavoro non ce l’hanno! Ecco ,questo infastidisce di più al rientro dalle ferie: la beata incoscienza dei parlamentari che non nascondono la loro soddisfazione, perché hanno conquistato una posizione di privilegio e ne sono ben contenti, proprio non ce la fanno, anche nei momenti in cui sarebbero richieste sobrietà di parole, serietà e non vuoti concetti o diatribe personali con l’avversario ,per dimostrare di aver vinto il match televisivo! Il Presidente Mattarella, che a a volte stupisce per la moderazione ,il basso profilo e le poche misurate parole, mi sembra molto più adeguato ad interpretare questi momenti bui del nostro vivere, che non tutti i politici showman, di cui possiamo benissimo fare a meno!

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