A volte capitano bombardando. Noi paghiamo le bombe per essere intelligenti. E le paghiamo care. Ma poi le manovrano uomini che non sempre sono intelligenti e allora “si dice” che le bombe fanno danni. Mai che si mandi a casa lo scemo che le manovra. A volte capita che si addestrino persone per far danno ai nemici del momento e che li si licenzino quando non sono poi così nemici. I licenziati a volte si incazzano e si mettono per conto loro e grazie all’addestramento fornito fanno danni. Tanti danni. Quando li si eliminano si fa la ruota del pavone, ma nessuno chiede mai: “perché li avete iperspecializzati e poi scaricati?” e nessuno degli addestratori va mai a casa. Questo è il caso di Abu Omar al-Shishani, 30 anni, folta barba rossa e conosciuto come Omar ‘il Ceceno’, uno dei più temuti comandanti dell’Isis. Un leader così pericoloso che sulla sua testa pendeva una taglia da 5 milioni di dollari.
Proprio per gli Stati Uniti la morte di al-Shishani costituisce un grande successo: non solo per aver eliminato uno degli uomini più fidati di al Baghdadi, nonchè uno dei suoi capi militari più brillanti. Ma anche per aver tolto di mezzo un elemento di spicco dell’Isis che ha sempre messo in imbarazzo il Pentagono.
Al Shishani, infatti, è stato addestrato dalle forze armate americane. Si è unito allo Stato Islamico dopo essere stato scaricato da un’unità delle forze d’elite dell’esercito della Georgia, sostenuta dagli Usa, ai tempi della guerra con la Russia nel 2008. Omar ‘il cecenò sarebbe arrivato in Siria nel 2012. Cosa abbia fatto dal 2008 al 2012 è un mistero, dove abbia vissuto e chi lo abbia pagato altrettanto. Ora, pare sia morto, almeno sia chiaro chi paga il funerale, perché sperare che qualcuno tra pensatori del programma di addestramento e sostenitori economici vada a casa questo sicuramente non accadrà.
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