L’unico modo ormai per ottenere giustizia e avere leggi compatibili, nello Stato e in Europa è ricorrere alle class action. E non contro le istituzioni, ma i singoli preposti. Faccio un esempio: sono circa quarant’ anni che in Europa si dibatte per avere prese elettriche unificate, commissioni apposite che si riuniscono almeno una volta l’anno, esperti pagati, impiegati che si preoccupano di raccogliere memorie. Costi abnormi, risultati ZERO. Ogni Stato continua ad avere le sue prese elettriche e noi continuiamo a riempirci di adattatori. Una bella class action, non solo per patente inefficienza, ma visto il tempo, per incompetenza, ma non contro l’Europa, che se perdiamo paghiamo noi e se vinciamo, pure. Contro tutte le singole persone che se ne sono occupate, perché dopo un annetto in cui vedevano che non si cavava un ragno dal buco, dovevano dimettersi e non restare a prenderci in giro, poi neppure solo gli adattatori dobbiamo pretendere ci vengano ripagati, ma anche tutto lo stress, il cosiddetto danno psicologico e lì le cifre lievitano. Sarà una catena di S. Antonio, se ne vinciamo una, per tema di prendere altre scoppole, forse si comincerà a far funzionare questo Moloch che è diventata la UE, con tanti signori strapagati, che continuano a friggere l’aria e ad accordarsi sui tempi di recepimento delle norme. Anche questo è uno scandalo. Sapete sicuramente che le mine antiuomo, che tanti arti hanno sbranato, non sono più producibili in Europa. Forse non sapete è che siamo ancora dentro il tempo di recepimento della norma, quindi ci sono Stati europei che producono e che esportano. È diventato un trucchetto da furbi. Quando c’è qualcosa che patentemente disturba gli elettori, dopo lunghe discussioni, viene legiferato essere illegale in Europa, così poi con i tempi di recepimento si può ”allungare il brodo” anche oltre i dieci anni. È successo in Italia con le discariche e con la raccolta differenziata. In Europa il divieto progrediva, ma noi avevamo dieci anni e più per metterci in regola, ora in regola non siamo, paghiamo multe milionarie e “dobbiamo” esportare spazzatura con costi paurosi. Capita a Napoli, presto a Roma e in tante lande già abbastanza tartassate dalla poca voglia di far bene dei nostri amministratori. Allora, Allons Enfants e cerchiamo qualcuno che ci catalizzi, M5S, Lega, Sindacati, qualsiasi partito, qualsiasi associazione. Cerchiamo, ma ho paura che abbia ancora ragione un giornalista dei miei tempi (Ricciardetto): quaesivi et non inveni.
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