Cina, il ritorno del Covid rende incerte le prospettive a breve termine

Di Alessandro Albano 

Investing.com – Le conseguenze della nuova ondata di Covid-19, e le politiche per arginarla, stanno già colpendo l’economia cinese. A marzo gli indici dei direttori agli acquisti compositi pubblicati dall’Ufficio nazionale di statistica sono scesi in territorio di contrazione, dopo un calo sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi.

L’indice dei direttori agli acquisti manifatturiero pubblicato da Markit ha registrato il più rapido calo nella produzione e nelle nuove attività dall’inizio della pandemia a febbraio 2020, parallelamente a quanto registrato ieri dal PMI della società privata Caixin sul settore terziario. 

“La domanda sia interna che estera è diminuita, mentre i tempi di consegna hanno continuato ad allungarsi a causa delle interruzioni delle operazioni commerciali e della logistica. Le pressioni inflazionistiche sono aumentate”, scrive in una nota Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud Asset Management. 

Secondo l’economista, le prospettive a breve termine “sono incerte”: la politica monetaria e fiscale dovrebbe sostenere l’attività economica, ma la nuova ondata non mostra per il momento segni di avvicinarsi al picco, e il lockdown deciso a Shanghai è stato prolungato fino a nuovo avviso, aggiunge Jung.

Chiusura che si aggiunge alle molteplici restrizioni imposte in centri strategici come Shenzen, importante hub tecnologico del Paese, e altri poli industriali. Secondo i calcoli di Nomura (T:8604), sono circa 193 milioni le persone attualmente sotto lockdown in Cina. 

Infine, sul fronte finanziario, le autorità cinesi hanno chiarito la propria posizione in merito alla controversia legata agli audit per gli ADR negli Stati Uniti, autorizzando l’ispezione da parte degli organismi di regolamentazione dei titoli. 

“Si tratta di un segnale della disponibilità della Cina a cooperare con la SEC per evitare il delisting degli ADR cinesi dalla borsa di New York”, sottolinea l’esperto del gestore patrimoniale, dopo che a marzo i timori di uscire da Wall Street hanno scatenato il panico sui titoli cinesi a NY. 

Grazie alla decisione delle authority cinesi di permettere il controllo completo sui conti dei gruppi cinesi alle autorità estere, l’indice NASDAQ Golden Dragon China – paniere che replica l’andamento dei titoli tech cinesi a Wall Street – ha guadagnato il 9% nell’ultimo mese, anche se resta in calo del 16% circa da inizio 2022. 

Da Investing

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