Quando le idee latitano e le risposte fallano, l’unico modo per non perdere è buttarla in caciara. In questo modo poco importa cosa si dice, perché la caciara è tutta forma, becera se vogliamo, ma solo forma. Contenuti zero.
Questa forma dialettica la si pratica soprattutto nello sport e nella politica, in altri campi si frigge aria o si fanno affermazioni apodittiche/fideistiche.
I risultati d questa pratica sono poi evidenti: muro contro muro e quindi nessun passo avanti. Le conseguenze sono invece drammatiche: nello sport l’infermeria piena, nella politica non-decisioni, immobilismo e degrado della cosa pubblica e delle istituzioni.
Ma per chi vuol conservare il potere è oro che cola, se i minchioni che abboccano sono tanti abbastanza. E per garantirselo, strumentalizzano tutto. La scuola, per esempio, sarebbe un punto nodale per uscire da questa palude, quindi “scola delenda est”, ma non basta, bisogna curarsi anche di quelli che a scuola non vanno e allora tocca alla TV. Programmi innominabili, conduttori inguardabili, ospiti proni. A questo si aggiunge la pubblicità (che lancia modelli di stili di vita sperata, oddio Banderas non è proprio come il nostro fornaio, ma fa sognare e vendere molto di più) e la carta stampata che puntualmente ci informa di chi con chi, posizionamento di farfalle e fiori e nomi su epidermidi note, non di altro, ché quello ci riguarderebbe e ci farebbe male. Per parlare dei nostri cugini, cosa resterà di Sarkozy e di Hollande? La Bruni e quell’attricetta di cui non ricordiamo il nome. E di Putin? Le feste con il Berlusca. Così come di Gheddafi (lo ricordate ancora?) la guardia del corpo tutta al femminile (altro che quote rosa!) e la lezione alle prescelte ragazzotte in minigonna sui valori fondativi dell’Islam. Neanche mister Obama se la passa bene, di lui resterà poco, oltre Michelle. Potevano spiegarci tutto quello che è accaduto in questi vent’anni, ma ne avremmo potuto trarre conclusioni e dire: no grazie. Invece l’hanno buttata in caciara e noi siamo più vecchi, con più debiti, senza un lavoro e con poco futuro.
Andremo a votare a breve, anche a Reggio Emilia da dove scrivo, siamo proprio sicuri che lasciargliela buttare in caciara sia la cosa giusta per NOI?