Domenica 11 gennaio è stata una giornata speciale. La giornata della dignità e della grandeur francese. Grandeur è totalmente positiva stavolta, non l’atteggiamento un po’ scostante tante volte criticato, ma la grandezza di una manifestazione nazionale oceanica (oltre 4 milioni di persone nelle piazze delle più importanti città e una ventina di milioni davanti alla televisione) e nessun incitamento alla vendetta, nessuna richiesta della pena di morte. Marine Le Pen, che l’aveva chiesta durante la settimana, ha bucato negativamente, quelli stessi di destra (i non cretini) l’anno trovato offensivo nel concetto di nazione. E la Le Pen non si è presentata in piazza, rischiava, lei, di scatenare reazioni scomposte.
Tutto questo è talmente vero che i commenti della televisione pubblica tedesca erano tra l’attonito e l’ammirato, perchè hanno scoperto una vera nazione, loro che cedevano di essere i primi della classe, hanno preso una lezione di compostezza, tolleranza e fermezza. Il tutto con uno stile impareggiabile. Nella notte per la verità avevano scoperto che qualche problemino l’avevano anche loro, visto l’incendio doloso del Morgen Post di Amburgo, il giornale che quel giorno aveva pubblicato le vignette “incriminate” di Charlie.
Ora se fossimo tutti in sintonia cominceremmo a capire che Charlie Hebdo è la cultura fondante dell’Europa e che l’Europa come tanti stati membri sarà forte soltanto nelle manifestazioni dopo. Non dobbiamo aspettare oltre, ora dobbiamo farla questa benedetta Europa, inutili trenta servizi segreti, trenta eserciti, oltre tutto litigiosi e poi alle dipendenze Usa, che dopo gli accadimenti ci spiegano come mai e perchè. Basta essere sotto tutela. Siamo di gran lunga la prima economia del mondo, possiamo esserne anche la guida, senza tutte le scompostezze che gli americani hanno mostrato nel secondo dopoguerra. Basta la corsa per essere i valletti preferiti. Ora è il tempo della seconda rivoluzione borghese, quella che porterà a comandare le nazioni più civili e resposabili. E allora . Allons Enfants…
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